Corriere dello Sport (R. Maida) – È stata una domenica dai toni grigi: mentre i giocatori arrivavano allo stadio Castellani, i gol dell’Atalanta scandivano la verità più amara e attesa. Per la sesta stagione di fila la Roma non giocherà in Champions League. Verdetto definitivo, senza appello. E adesso scorrere la lista delle prospettive future ha il suono malinconico della frustrazione, al di là del fascino di un eventuale derby europeo contro la Lazio che potrebbe capitare già all’inizio della fase a eliminazione diretta. In linea di principio, invece, i derby sono proibiti nella “league phase”, la fase a girone unico, e ogni squadra non potrà sfidare più di due club della stessa federazione (per esempio: due inglesi ma non tre).

Nel tabellone della prossima Europa League, che si concluderà con la finale di Bilbao, entreranno comunque club di grande storia e lignaggio: per esempio le due inglesi, Manchester United e Tottenham, rappresentano una coppia di nobili al servizio di un degno spettacolo internazionale. In Spagna invece il contingente è interamente basco: i potenziali padroni di casa dell’Athletic, più la Real Sociedad già eliminata nel torneo dalla Roma di Mourinho. Le tedesche anche saranno due se il Borussia Dortmund perderà la finale di Champions contro il Real Madrid come da pronostico: l’Eintracht è nella stessa situazione che ha vissuto la Roma, può essere promossa oppure restare in Europa League insieme all’Hoffenheim. Sicure della partecipazione, aspettando le sentenze dei vari preliminari, sono anche il Porto, il Lione, l’Az Alkmaar e il Nizza, ex squadra dell’attuale diesse romanista Ghisolfi.

Stavolta la divisione per urne che dipende dal ranking non ha alcuna valenza nei sorteggi. Ogni club giocherà otto partite nel girone a trentasei squadre, metà in casa e metà fuori, sfidando due avversarie per fascia. La Roma, sesta nella classifica Uefa, sarà inserita ovviamente tra le 8 teste di serie perché ha il coefficiente più alto in assoluto (101.000). Con lei, oltre alla vincitrice della Conference, andranno Manchester United, Porto, Tottenham, eventualmente Eintracht. Per gli altri posti bisogna aspettare i preliminari, nei quali per esempio sarà impegnato l’Ajax di Francesco Farioli. Da regolamento, le prime otto accedono direttamente agli ottavi: dalla nona alla ventiquattresima i playoff qualificheranno le altre 8. Non è prevista per la prima volta la retrocessione degli “squali” della Champions: chi comincia un torneo, non può aggiungersi a un altro in corso d’opera.