Montuori assicura: «Il M5S manterrà l’interesse pubblico»

La Gazzetta dello Sport (A.Catapano) – Alla fine, la maggioranza fa sentire il proprio peso. I venticinque consiglieri grillini – quattro sono assenti per motivi personali – votano compatti, senza alcun cedimento, bocciando gli ordini del giorno dell’opposizione (anche quello che impegnava la sindaca a pretendere dai privati il pagamento di tutte le opere pubbliche) e approvando l’unico presentato dal M5S, che è un elenco delle stesse rassicurazioni fornite nell’ultimo mese, daa quando cioè Giunta Raggi e soggetti proponenti si sono accordati per confezionare e approvare un nuovo progetto stadio, nella medesima area di Tor di Valle ma con la metà delle cubature e qualche opera pubblica in meno. Anche se il nuovo assessore all’Urbanistica Luca Montuori, chiamato a rispondere, in assenza della sindaca, ai dubbi delle opposizioni, giura che «l’interesse pubblico sarà mantenuto e sicuramente imporremo di fare le opere prima del calcio di inizio», almeno «tutte quelle che noi riteniamo necessarie perché questo progetto possa soddisfare l’interesse di un intero quadrante». Altre, come il Ponte che dovrebbe collegare l’area alla Roma-Fiumicino, sono state ritenute superflue (si può ereditare il progetto del Ponte dei Congressi, per cui è previsto un finanziamento del Cipe), o rinviabili ad una seconda fase dei lavori.

È ANCORA LUNGA – Ieri, la maggioranza ha dato prova di forza: un antipasto di quello che avverrà quando la nuova delibera di pubblica utilità approderà nell’aula Giulio Cesare. Già, ma quando? «Oggi non siamo a presentare un progetto – ha avvertito subito l’assessore Montuori a chi gli chiedeva perché non si fosse presentato con qualcosa di concreto –: chiunque abbia pensato che si potesse realizzare un nuovo progetto in così poco tempo non vuole capire la complessità di questo intervento». «Oggi noi ci troviamo nelle condizioni di individuare un percorso», ha aggiunto. Ecco, se i termini sono ancora questi, pensare di votare una nuova delibera di pubblica utilità entro il 5 aprile è pura utopia. «È chiaro che ad oggi il progetto sullo Stadio della Roma non c’è – dice il consigliere Pd Giulio Pelonzi. Bisognerà ricominciare l’iter daccapo, il percorso amministrativo durerà almeno 2 anni ancora. Se tutto va bene per il completamento dell’opera ce ne vorranno cinque». Magari esagera, ma che si dovrà aspettare una nuova Conferenza di servizi non ci sono più dubbi.

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