Voeller: “Sono più vicino al Leverkusen, sarei ipocrita se dicessi che preferirei la Roma”

Rudi Voeller ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. L’ex centravanti di Roma e Bayer Leverkusen, ora direttore della nazionale tedesca, ha parlato della semifinale tra i giallorossi e i tedeschi, di cui è doppio ex. Di seguito le parole di Voeller:

A Roma l’ha portata il “suo” Leverkusen per la semifinale contro la “sua” squadra italiana: con che sentimenti andrà allo stadio?

“È bello stare qui a Roma per la partita, da un altro lato mi dispiace che una delle due debba uscire, ma onestamente sarei… scheinheilig”. Pausa. “Sabrina, come si traduce scheinheilig ? Ipocrita. Ecco sarei ipocrita se dicessi che sto per la Roma, perché al Bayer sono stato giocatore, capitano, allenatore, d.s., direttore generale, ho fatto tutti compiti, è chiaro che sono più vicino al Leverkusen. Però, se la Roma vincerà, farò il tifo per lei in finale”.

Dal punto di vista tecnico, chi sta meglio?
“Tutte due arrivano da una sconfitta, noi abbiamo perso con il Colonia, classico k.o. da derby, la Roma ha qualche problema con gli infortuni, però è una squadra stabile, sempre compatta, difficile che lasci occasioni, è dura segnare. Però anche noi siamo migliorati in difesa. Abbiamo giocatori molto veloci sulle fasce, ma stiamo difendendo meglio”.

Temete di più l’effetto Mourinho o l’effetto Olimpico?
“Mourinho ha portato grande entusiasmo, euforia in uno stadio sempre pieno. Ho parlato con i giovani, molti sono in nazionale oppure abituati a giocare per esempio a Dortmund, con 80 mila spettatori, però ho spiegato loro che all’Olimpico c’è un’atmosfera particolare, i tifosi sono eccezionali, fanno un tifo meraviglioso. Sarà una bella semifinale”.

Quanto peseranno gli infortuni giallorossi?
“Anche noi siamo senza Schick, che un anno fa segnò 24 gol, più di Haaland in Bundesliga, solo Lewandowski gli era davanti. E manca da mesi. Pure lui pesa”.

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