Via al Totty Day. Alle 10 per il 10

Corriere dello Sport (R.Maida) – Dalle ore 10 in fila per il 10. Si parte, il Totti-day comincia stamattina con una caccia d’altri tempi al biglietto per l’ultima partita del capitano. Con la Roma, sicuramente, ma probabilmente in assoluto, nonostante la battuta che ieri Totti ha concesso con un sorriso ai microfoni di Raisport: «Il 28 maggio mi fermo? Non lo so…». Una battuta chiarita in tardissima serata con un tweet: «Oggi ho risposto con una battuta ad una domanda sul mio futuro. Ora ho in testa solo la Juve perché prima di tutto viene la Roma. Del resto ci sarà tempo per parlarne».

SCENARIO – Totti è orientato a fermarsi perché non si vede in un posto diverso da Trigoria a giocare. E perché forse, in cuor suo, non si è mai innamorato dell’idea di ottenere una rivalsa sportiva nei confronti della squadra di una vita. E’ molto più facile invece che ottenga una qualifica gradita da dirigente che da almeno un anno, al di là delle firme sul contratto da dirigente che scadrebbe nel 2023, ha chiesto come “condizione” per rimanere. Non è un ricatto, è voglia di sentirsi utile anche fuori dal campo. In questo senso ieri pomeriggio c’è stata una schiarita importante: Totti ha incontrato Monchi, di cui ha da subito apprezzato il garbo e l’umiltà, e si è sentito offrire un ruolo intrigante. Si tratterebbe di una specie di assistente alla direzione sportiva, con la delega di telefonare ai potenziali nuovi acquisti per poi introdurli a Trigoria. «Cominciamo così, poi vediamo» ha suggerito in sostanza Monchi. Ne riparleranno – del resto non è stato nemmeno il primo colloquio – ma la sensazione è che le strade tra Totti e la Roma non si divideranno, dopo l’ultima serata da calciatore.

SERENITA’ – Il feeling con Monchi è servito a distendere l’umore di Totti, provato e insofferente per le polemiche degli ultimi giorni. Tirato per il bavero qua e là senza avere mai comunicato ufficialmente una decisione sul futuro, ha apprezzato che sia stato proprio Monchi, dopo le frasi di commiato della conferenza stampa, a cercarlo per trovare un punto d’incontro. E alla fine potrebbe cimentarsi in questo nuovo incarico con il giusto entusiasmo. Oggi però è un altro giorno. E mentre Totti proverà a risucchiare posizioni per giocare almeno uno spezzone della partita con la Juventus, i suoi adoratori proveranno a prenotare il biglietto per l’ultima esibizione. La Roma ha comunicato che i circuiti d’acquisto saranno i soliti: i Roma Store sparsi per la città e la provincia più i canali internet e le ricevitorie Lottomatica abilitate, oltre alla biglietteria del Foro Italico. Sono previste moltissime richieste che si sommeranno ai 19.000 abbonati già sicuri di entrare all’Olimpico. Almeno i settori popolari, Curva Sud in cima, andranno esauriti in fretta: costano 25 euro, come nelle occasioni meno importanti. Perciò è prevedibile che i tifosi interessati a salutare il loro idolo si mettano in fila o davanti al computer già nelle prime ore della mattinata. Tutto, per Totti. E l’attesa spasmodica non sorprende Momo Salah, che ieri ha confidato con aria sognante: «Quando ho visto giocare Francesco per la prima volta ho pensato a qualcosa di magico».

FESTA – Intanto la Roma si prepara a celebrarlo. Prima e dopo, la serata di Roma-Genoa sarà un evento mediatico di grande rilevanza, con il supporto dell’orario serale che offuscherà gli altri verdetti del campionato. Ci saranno molti amici del festeggiato e tantissimi vip: parecchi personaggi pubblici (e non) già si sono mossi per avere un ingresso nell’area executive. Il cerimoniale è in fase di allestimento e, in parte, potrebbe rimanere una sorpresa anche per Totti. Che a sua volta non ha rinunciato al progetto di una partita d’addio da giocare all’Olimpico dopo la fine della stagione con un nutrito gruppo di stelle internazionali. Messi, ad esempio, già ha dato la sua disponibilità.

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