Salvatore Bocchetti, allenatore del Verona, è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla partita contro la Roma. Queste le sue parole:
In assenza di un risultato positivo non è facile provare a ripartire: come ha visto la squadra?
I ragazzi, a parte martedì che erano un po’ giù di morale com’è normale che sia, hanno analizzato gli errori insieme a me e allo staff. Abbiamo lavorato sull’aspetto psicologico, e i ragazzi sono stati professionisti esemplari perché hanno fatto una settimana di grande livello.
Con Tudor riusciste a battere la Roma…
Sono partite diverse: mai vivere di ricordi, dobbiamo guardare avanti e cercare di fare una grande gara lunedì.
Perché subite tanti gol?
Bisogna lavorare di più: non conosco altre strade. I risultati, così, arriveranno.
Come stanno gli infortunati?
Quando c’è sempre qualche infortunio la squadra soffre di un po’ di squilibrio. Ma bisogna sfruttare chi c’è a disposizione.
Che partita e che Roma si aspetta?
La Roma non la scopro certo io: è una squadra fortissima, con grandissimi giocatori. Hanno uno stile di gioco loro, sfruttano bene le caratteristiche degli attaccanti e degli esterni. Hanno avuto qualche difficoltà all’inizio a segnare, ma mi aspetto una squadra forte. Mourinho è un grande allenatore, una leggenda che chi inizia ad allenare come me può solo ammirare.
Le statistiche sono in crescita, ma i risultati non arrivano. Cosa serve ora?
Le buone prestazioni fanno piacere, peccato aver raccolto poco, anche dal punto di vista realizzativo: avere tante occasioni e sfruttarle poco fa male. Ma questa è la strada giusta, non ci può andare sempre male: ci siamo andati vicini con Milan e Sassuolo, io sono fiducioso. La classifica non è quella che meritiamo o che mi aspettavo.
Pensa di cambiare qualcosa in difesa?
C’è bisogno di continuità, ma anche di avere delle certezze. Bisogna studiare diversi interpreti: abbiamo tanti difensori a disposizione, domani ci sarà l’ultimo allenamento e valuteremo.
Spera di recuperare Lazovic o Doig?
Io ci spero sempre, essere arrivato e avere dieci ragazzi ai box è stata dura. Vedremo domani chi sarà a disposizione.
Pensa di organizzare qualche allenamento a porte aperte?
Sì, sicuramente. L’affetto dei tifosi è sempre ben accetto: lo sentiamo ogni domenica, sia in casa che in trasferta, perché non anche in settimana. Per noi è uno stimolo.
Cosa non va in difesa? C’è disattenzione, inesperienza o bisogno di lavoro?
C’è bisogno di tanto lavoro, perché ritornare a un certo tipo di calcio per Hien o qualche nuovo ragazzo non è semplice. Dobbiamo migliorare quotidianamente, non soltanto la domenica: anche questo è fondamentale per la nostra crescita. I nuovi hanno bisogno di un po’ più di tempo.
Ha in mente qualche accorgimento particolare?
La Roma è una squadra fortissima: dovremo avere un occhio di riguardo per questi campioni, che possono risolverti la partita da un momento all’altro. Ricordo il gol di tacco di Pellegrini, ad esempio…