Veretout stregato dallo Special One: “Un vincente, adatto al progetto”

Corriere dello Sport (L. Scalia) – Insostituibile. Jordan Veretout è un perno fondamentale del centrocampo della Roma. Ieri il francese ha parlato dal ritiro della Nazionale intervistato da Le Parisien. Di seguito le sue parole:

José Mourinho è sempre l’uomo per il lavoro. È un vincente, un allenatore adatto a un grande progetto come quello dei Friedkin alla Roma. È rigoroso, ha un’esperienza incredibile. Ha vinto molto e fa desiderare a tutti di impegnarsi al 200%. Troverà il modo per invertire questa dinamica. A Roma c’è tanta passione: se vinci sei al top, se perdi è una tragedia. I tifosi sono la nostra forza. Sta a noi restituire loro questo supporto. Ho imparato molto in Serie A. Fisicamente è dura, anche tatticamente. In questo momento sto giocando nella Roma come due giocatori davanti alla difesa. Mi piace difendere, attaccare, pressare il portatore di palla, sono capace di segnare, di fare assist. Devo riprodurlo in Nazionale. Fin da quando ero molto giovane mi ripetevo: con il lavoro si possono fare grandi cose. E tra le grandi cose c’è la Nazionale francese. Essere entrato a far parte della selezione è magnifico, ho realizzato il mio sogno. Non c’è nulla sopra la maglia della Francia. Essere stato convocato a settembre, a ottobre e ora a novembre non è ai miei occhi fine a se stesso. La parte più difficile è continuare a fare bene al lungo termine. Non mi sono mai scoraggiato. Sono le prestazioni nel club la chiave, non c’è età per rappresentare il tuo Paese. Prendo come esempio un altro centrocampista: Claude Makelele. Dopo due o tre presenze a 22 o 23 anni, è stato convocato regolarmente solamente da quando aveva 27 anni in poi…“.

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