Venti di Calabria

AS Roma Match Program (T.Riccardi) – Il mare (Tirreno e Jonio), la montagna (la Sila), i bronzi di Riace e la cucina tipica non si discutono. La Calabria è senza dubbio una delle regioni più belle e affascinanti d’Italia. Da un punto di vista calcistico, invece, non è mai stata al top. Vuoi per ragioni di potenzialità economiche, vuoi per altri motivi, sta di fatto che le squadre calabresi non hanno frequentato spesso il massimo campionato di Serie A e nemmeno sono mai andate troppo avanti in Coppa Italia. Per la Roma, domenica alle 12.30, sarà la ventesima partita nella regione famosa anche per la ‘nduja e la soppressata. Sedici di campionato, tre di Coppa Italia, contando dal 1927 ovviamente. Poche apparizioni, ma inevitabili dato che la Calabria ha avuto appena tre rappresentanti nel massimo torneo come Catanzaro, Reggina e, quest’anno, Crotone.  E sono circa otto anni che la Roma non va a giocare una partita ufficiale di calcio da quelle parti. È il primo febbraio 2009, al Granillo di Reggio Calabria si gioca Reggina-Roma di campionato. Finisce in pareggio, 2-2, con Pizarro protagonista (doppietta) e Corradi e Cozza a completare il risultato di parità che non serve ai giallorossi per scalare posizioni Champions e ai calabresi per evitare la retrocessione. Questa l’ultima. La prima spedizione calabrese della storia, invece, risale al 1958. L’occasione è un incontro di Coppa Italia contro il Catanzaro valevole per il terzo turno eliminatorio. Vince la Roma allenata da Gunnar Nordahl, di misura con il gol decisivo di Paolo Pestrin (0-1). Diciotto anni dopo è la volta del campionato, sempre a Catanzaro. A guidare la squadra capitolina è il tecnico argentino Helenio Herrera. Fatti dell’anno 1972, tredicesima giornata di Serie A: Catanzaro-Roma 1-1, reti di Zigoni e Mammì. Nell’anno del terzo scudetto (2001), la formazione di Capello impatta 0-0 in casa della Reggina. Un pareggio prezioso, reso ancor più importante da  un’occasione facile vanificata dal centrocampista avversario Mozart, che calcia alto sulla traversa.

La data del 28 agosto 2005, invece, è da sottolineare in rosso sul calendario degli eventi importanti riguardanti l’Associazione Sportiva della Capitale. La prima Roma di Luciano Spalletti fa il suo debutto in gare ufficiali in trasferta contro la Reggina di un altro toscano, Walter Mazzarri. L’undici messo in campo dal manager di Certaldo è con Curci in porta, Panucci, Kuffour, Chivu e Cufrè in difesa, De Rossi e Perrotta a centrocampo, Mancini, Totti e Taddei a supporto del centravanti Montella. In un clima di caldo torrido, sottolineato sugli spalti da gran parte dei tifosi presenti a torso nudo, passa la Roma 3-0 grazie alle firme di Mancini, De Rossi e Nonda. Per “Lucio” è un debutto da urlo e lui stesso nei giorni successivi sottolineerà la prova del brasiliano Mancini, l’autore del primo gol della gestione Spalletti: “Voi (riferito ai cronisti romani, ndr) uno come Mancini non l’avete mai visto. Amantino abbina velocità e tecnica, è tanta roba”. Non è ancora la squadra del 4-2-3-1 con Totti centravanti, Perrotta trequartista incursore e Mancini, Taddei sulle fasce a creare superiorità. Non lo è, ma lo sarà qualche mese dopo. L’anno successivo, il 15 ottobre 2006, nello stesso stadio va in scena una sconfitta. Stavolta prevalgono gli amaranto con Amoruso. Curiosamente, la Roma scende in campo per l’unica volta sul campo della Reggina in maglia rossa (in altre occasioni sempre con divise secondarie), con la scritta sul petto del “Festival del Cinema”. Undici anni fa. La linea di continuità sta in panchina, è Spalletti che, nel frattempo, è diventato il secondo tecnico con più partite collezionate dal 1927. Prima di lui c’è solo il “BaroneLiedholm (442), sotto di lui vede gente come Capello, Herrera, Barbesino, Foni, Eriksson, Mazzone, Garcia, Zeman e compagnia allenante. Spalletti ha collezionato 278 incontri finora, vincendone 157, con una media di successo pari al 56,47%. Più due Coppa Italia e una Supercoppa Italiana in bacheca e con “l’ossessione” di vincere ancora titoli con questo club. La storia iniziò proprio in Calabria.

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