Urbanistica: no al pubblico interesse

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Oggi la Commissione urbanistica del Comune voterà il ritiro della delibera di pubblico interesse dello stadio di Tor di Valle. Un passaggio obbligato dopo che già la Giunta del Campidoglio si era espressa in questa direzione, annullando l’atto.

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Non dovrebbero esserci sorprese perché i numeri sembrano non lasciare spazio a dubbi. Entro la fine del mese la stessa votazione sarà calendarizzata in Assemblea Capitolina: sarà l’ultimo atto per chiudere definitivamente il dossier Tor di Valle dopo nove anni. A quel punto i dirigenti della Roma, che da tempo hanno deciso di non appoggiare più i proponenti del progetto iniziale, si confronteranno con il Campidoglio per individuare una nuova area, con l’obiettivo di costruire un nuovo stadio entro il 2026, con una procedura più snella, senza costi eccessivi per le opere pubbliche e senza il business park.

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La Roma sta valutando altri terreni, a cominciare dall’Eur, nella zona dell’ex Velodromo. L’obiettivo dei Friedkin, portato avanti con convinzione dal dirigente Stefano Scalera, è quello di realizzare un impianto che sia “verde, sostenibile, adatto alle esigenze dei tifosi”. All’Eur i problemi legati ai parcheggi potrebbero essere risolti grazie all’utilizzo di alcuni terreni adiacenti, nella zona delle Tre Fontane, di proprietà del Comune. Le altre aree prese in considerazione sono quelle della Tiburtina e dell’Ostiense.

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