Ultimatum a Ljajic. Il Torino pretende una risposta

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Tuttosport (S.Carina – M.Bo)Il Torino attende la risposta di Adem Ljajic. Ma non per molto. Anzi… I dirigenti granata non starebbero apprezzando questo ballo “lento” del giocatore serbo per comunicare il proprio “sì” e quindi, di fatto, dare il là alla chiusura dell’operazione con il passaggio dalla Roma in granata per sette milioni di euro con ingaggio da favola, considerati gli standard torinisti, per uno stipendio da circa 1.5 milioni di euro più bonus a sfiorare 1.9. Il tutto per un contratto quinquennale. Il Toro dunque sa di avere fatto tutto il possibile per accontentare l’attaccante che a ieri sera non aveva ancora sciolto la riserva per sbloccare il tutto, pur apprezzando lo sforzo fatto dal presidente Cairo, desideroso di offrire al suo nuovo tecnico Mihajlovic il primo rinforzo di qualità che aveva chiesto alla società. Tenuto conto che la stessa Roma vorrebbe chiudere entro oggi, ultimo giorno del mese di giugno, per questioni di bilancio legate alla sua situazione di fair play finanziario, ecco che questo giovedì 30 ha tutta l’aria di rappresentare una sorta di dead-line da dentro o fuori. Dunque anche se non è scattato ufficialmente, di fatto il Toro ha dato un ultimatum all’agente di Ljajic per capire se l’affare si chiude oppure no. Tra l’altro l’idea di sborsare soldi importanti nell’economia delle casse granata per un calciatore che non pare così smanioso di approdare sotto la Mole sta facendo maturare “pericolose” riflessioni. E quindi o il ragazzo si affretta a dare il proprio assenso in maniera celere e convinta oppure il Toro potrebbe anche lasciare il serbo nei suoi dubbi per virare su altri obiettivi. In realtà pare che il clamoroso trasferimento di Montella dalla Sampdoria al Milan abbia aperto uno spiraglio al possibile passaggio di Ljajic in rossonero dove ritroverebbe l’allenatore che ha già conosciuto nella Fiorentina. In realtà sembra una pista più “ideologica” che concreta e quindi nella giornata di oggi si potrebbe celebrare il matrimonio tra il Torino e la punta giallorossa.

GUARDA CHI SI RIVEDE – Qualora invece si dovesse alzare una fumata nera, il Toro come si è detto cambierebbe obiettivo e all’orizzonte si profila una figura famigliare per il club granata, visto che già l’anno scorso il Torino lo ha cercato con insistenza per potenziare il proprio reparto offensivo: parliamo di Abel Hernandez, l’ex attaccante del Palermo che con i suoi 22 gol in stagione ha dato un contributo determinante al ritorno in Premier League dell’Hull City. La novità riguarda il suo status contrattuale che è nettamente più vantaggioso. Perché se da una parte il club britannico non ha bisogno di capitalizzare e trovare liquidità, è anche vero che il giocatore ormai ha solo un anno di contratto prima di andare in scadenza a giugno del 2017. Detto male, potrebbero bastare circa 5 milioni per riuscire a strappare il veloce e potente attaccante esterno che l’anno scorso è stato in ballo sino all’ultimo con Belotti. In realtà può dare il meglio di s^ anche come attaccante esterno nel 4-3- 3 che ha in mente Mihajlovic. Al momento è un’opportunità che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più. A proposito ancora di trattative granata, va segnalato che proseguono i contatti con il Milan per individuare la formula che potrebbe portare il portiere Gabriel a Torino grazie a un prestito con diritto di riscatto mentre per Padelli oltre all’idea Sampdoria si profilerebbe proprio anche l’opportunità Milan, anche se prima Galliani deve piazzare Diego Lopez e Agazzi. Con Galliani, poi, ovviamente resta aperto il canale per portare Kucka al Toro in modo da alzare il tasso tecnico del centrocampo

IAGO FALQUE E LA PENNA… – Chiudiamo con la situazione relativa a Iago Falque. Tutto è pronto per la chiusura della trattativa che potrà trasferire l’attaccante spagnolo alla corte di Sinisa Mihajlovic e tutto fa pensare che magari proprio già oggi si possa definire e blindare il tutto con magari tanto di annuncio ufficiale. L’operazione si realizzerà con un milione di prestito oneroso e diritto di riscatto fissato a cinque milioni. Sul fronte uscite, torna sotto l’Atalanta per avere Cesare Bovo, che l’anno scorso proprio a Bergamo segnò il gol decisivo per la vittoria del Torino di Ventura mentre per quanto concerne Gazzi e Vives, pure loro in uscita, ieri non sono emerse novità rilevanti sulla loro situazione anche se Crotone, Palermo e Cagliari continuano a essere vigili, pronti a muovere l’affondo appena lo riterranno opportuno.

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