La Roma in rifacimento continuo sembra qualcosa di simile a una Primavera di altissimo profilo, una banda di ragazzini che forse salverà il mondo oppure naufragherà nel tentativo.
Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, insieme con il presente vogliono assicurarsi un domani, quando gli sceicchi scompariranno al pari delle carovane suddette e i prodotti sviluppati in casa diventeranno la base delle formazioni migliori. In questo senso va vista la permanenza di Salih Uçan in giallorosso. Che poi è la più logica: d’accordo lo status di extracomunitario, ma pagare un ragazzo di vent’anni quattro milioni per un prestito biennale, conservarsi il diritto di riscattarlo per 11 milioni e poi spedirlo altrove avrebbe poco senso.
Uçan arriverà a Roma domani sera, con il suo carico di capelli ancora più fiammeggianti di quelli di Rabiot, il suo gioco che è un intermittente perlage, spuma in grado di smuovere la partita.
