Totti show: torneo tra vecchie glorie, ma lui è sempre lui

Corriere dello Sport (R.Maida) – La magia non passa di moda. E’ un tocco. Palla tesa di Tonetto, cucchiaio di esterno destro. Boato. Quando Francesco Totti parla con il pallone bisogna solo ascoltare con il cuore, per sempre e dovunque. E così, non lontano da dove pochissimi anni fa fulminava il Cska su punizione nel gelo, Totti si è impossessato della vetrina mediatica internazionale per la Legends Cup, un torneo indoor di calcio a 6 per vecchie glorie. All’arrivo al campo e poi anche in una discoteca della capitale gli appassionati russi lo hanno accolto con il coro in italiano che i tifosi romanisti conoscono bene: «Un capitano, c’è solo un capitano». Ha segnato 4 gol in 2 partite, tornando a indossare una maglia della Nazionale italiana per la prima volta dopo la finale di Berlino 2006, senza però riuscire a evitare le sconfitte della squadra composta tra gli altri da Delvecchio, Di Livio, Di Biagio, Fuser e Annoni. Oggi l’Italia giocherà proprio contro la Francia, con l’amico Candela. Per l’occasione, Totti è stato quindi esentato dal lavoro di dirigente a Verona. Lo riprenderà in settimana. Intanto ha risposto con abile nonchalance a una domanda su SpallettiGli auguro buona fortuna all’Inter») per poi lanciare un messaggio di profonda umanità: «Non mi sento una star ma uno dei tanti. Ho cercato nella mia vita di interessare la gente che mi veniva a guardare e ho avuto la fortuna di farlo sempre nella Roma».

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