Corriere della Sera – Il giorno di Totti: “Una liberazione”

È stata una liberazione, ma ero consapevole che prima o poi sarei tornato al gol. Era una giornata che aspettavo da tanto, vincere con i miei gol non succedeva da un po’. Sono contento per me, per la squadra e per i tifosi. La doppietta la dedico ai miei figli, non erano più abituati”.

Ha cominciato l’anno nel migliore dei modi, Francesco Totti, con una doppietta che fa salire a 209 il totale dei suoi gol in serie A. E, tanto per far vedere che il 2011 è finalmente alle spalle, ha realizzato entrambi i rigori assegnati dall’arbitro Russo.
Scusate il ritardo” c’era scritto sull’immancabile maglietta celebrativa mostrata dopo il primo, che gli è costata l’ammonizione. “L’avevo preparata in settimana”, la confessione. Era come se lo sentisse, Totti, che già venerdì aveva promesso: “Voglio fare una doppietta al Chievo”.
Promessa mantenuta e standing ovation da parte dei 40 mila dell’Olimpico al momento della sostituzione e dell’abbraccio con Luis Enrique. “Dopo Firenze il tecnico ha avuto dei problemi e a noi dispiaceva. Abbiamo fatto quadrato e dimostrato che noi teniamo a lui come lui tiene a noi. Continuando in questo modo possiamo scavalcare le squadre che ci precedono in classifica”. L’assenza di Osvaldo “costringe” gli attaccanti ad un lavoro diverso. “L’allenatore mi dice di fare il trequartista, ma mi lascia la libertà di muovermi. Per Daniel mi dispiace tantissimo, era al top della forma, è il nostro capocannoniere e fa reparto da solo. Ha la forza e la volontà per tornare presto e noi lo aspettiamo a braccia aperte”.

Luis Enrique a fine partita si gode il suo capitano. “Spero – le sue parole – che Totti non si fermi più. È successo anche l’anno scorso. Non possiamo avere dubbi su un giocatore che segna 209 gol. Per noi non è solo il capitano ma un riferimento. Ha avuto la personalità di calciare un rigore in un momento difficile. Sono contento di tutto quello che è successo in campo, ho tantissima fiducia nella squadra per come si sta allenando. Con un avversario difficilissimo abbiamo fatto una partita completa. De Rossi? Non ha bisogno della standing ovation per sapere quanto gli vuole bene il pubblico della Roma. Mi aspetto che rimango ma è lui ad avere la chiave. Lamela ha una grande qualità e mi piace come lavora ogni giorno. Ha solo 19 anni ma ha tutto per diventare un grande”.

E proprio su De Rossi e Totti interviene il dg Franco Baldini: “Il suo contratto è una partita aperta. Con Francesco non ho problemi, forse c’è stato un errore di comunicazione da parte mia all’inizio”.

Corriere della Sera – Gianluca Piacentini

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