Totti, oggi Pallotta a Trigoria

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La Repubblica (M.Pinci) – Alla fine dell’attesa, per ora, resta solo il silenzio, un silenzio poco promettente. È il silenzio di Pallotta di fronte al futuro di Totti. Nei giorni scorsi l’arrivo in città del presidente (è sbarcato ieri mattina a Ciampino) aveva assunto contorni soprannaturali: come se con la sola imposizione delle mani Pallotta potesse risolvere il problema del contratto del capitano in scadenza a giugno. Ma è andata diversamente. A chi gli chiedeva se Totti sarebbe rimasto da calciatore o da dirigente Pallotta non ha risposto (che è un modo di far pensare al peggio). Se l’è cavata con un affettuoso ma generico «lo amo, continuerà a lungo nella Roma» e con un’ironia non fortunatissima: «Un anno di contratto? Perché non cinque, o dieci?». In ogni caso l’incontro con Totti non può essere procrastinato: forse già oggi quando il presidente sarà in visita a Trigoria nonostante i “topini” che tanto teme Spalletti.

C’è poi chi vorrebbe posticipare l’appuntamento a dopo Roma-Fiorentina per non turbare la vigilia dello scontro diretto per il 3° posto, ma si dilaterebbero ancor di più i tempi d’attesa e all’ambiente non servirebbe. E Totti è impaziente di conoscere l’opinione di Pallotta circa la sua intenzione di giocare ancora un anno (e quella di Spalletti no?). Fosse stato per lui si sarebbero visti già ieri. Ma Pallotta era indaffarato tra shopping in centro e cda per l’approvazione della semestrale sui conti: in rosso, stavolta, per 3,4 mln e in flessione di 12 mln rispetto allo scorso anno. La Roma tuttavia incasserà di più nel secondo semestre grazie al passaggio del turno in Champions. Anche se a giugno tornerà nuovamente in rosso e allora magari si dovrà ricorrere a una cessione illustre. Intanto la società ha riscattato Zukanovic e Perotti. In attesa di Totti.

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