Totti, i dubbi e Mykonos

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Un paio di sere fa Francesco Totti, insieme alla moglie, era alla festa di compleanno di una sua amica: il tema del party era Angeli e Demoni, Ilary era vestita da diavolessa, Francesco girava per la sala con un forcone in mano. Divertito, sereno, sorridente, pronto ad andare in vacanza a Mykonos con la famiglia e alcuni amici. Troverà Radja Nainggolan, pure lui in Grecia, resterà una decina di giorni, lontano da tutto e tutti per provare a schiarirsi le idee. Quando tornerà, infatti, mancherà poco all’inizio del contratto da dirigente, al via il primo luglio: l’accordo è pronto, va solo ratificato, ma quella è una formalità. Quello che non è invece una formalità è il ruolo di Totti: lui vorrebbe essere una sorta di direttore tecnico, avere un impegno operativo e non solo di facciata, vorrebbe lavorare con quelli che fino a ieri erano i suoi compagni di squadra. La società, o almeno Pallotta, lo vede più in un ruolo di rappresentanza e la distanza, per ora, non è stata colmata. Sullo sfondo resta, poi, la possibilità di andare a giocare all’estero: offerte da capogiro, in grado di farlo vacillare, ancora non sono arrivate. Totti le prenderebbe in considerazione soltanto se fossero davvero clamorose, altrimenti quella del 28 maggio contro il Genoa sarà davvero la sua ultima partita.

LA FAMIGLIA – Un ruolo chiave nel futuro di Totti lo avranno, come è ovvio, Ilary e i bambini. Spostare tutti sarebbe per Francesco complicato: la moglie a settembre tornerà al timone del Grande Fratello Vip che, dopo il successo dello scorso anno, non solo è stato confermato ma anche prolungato. Cristian gioca con i 2005 della Roma e si trova benissimo e l’ipotesi – eventualmente – di partire da solo, anche se per pochi mesi, lo convince poco, per non dire nulla. Le premesse, quindi, perché Totti resti a casa sua ci sono, ma è innegabile come in queste tre settimane trascorse dal termine del campionato, non ci siano state novità sul suo futuro.

MORGAN ED EUSEBIO – Dopo le vacanze a Mykonos e prima di trasferirsi, come sempre d’estate, a Sabaudia (ad agosto è atteso a Montecarlo per ricevere il premio Uefa President’s Award), Totti si vedrà anche con Di Francesco e De Sanctis, due figure che potrebbero diventare decisive nelle sue scelte. Se Morgan diventerà infatti ufficialmente il club manager giallorosso per Francesco potrebbe essere più facile lavorare con un dirigente che è anche suo amico e in cui ha completa fiducia. E lo stesso discorso vale per Di Francesco, che non vede l’ora di costruire anche con lui la Roma che verrà. Difficilmente, invece, Totti lavorerà a stretto contatto con Franco Baldini, consulente del presidente che sta a Londra, mentre Mauro Baldissoni e, soprattutto, Monchi, potrebbero averlo al loro fianco a Trigoria. Condizionale anche in questo caso d’obbligo: perché in fondo l’unica certezza, in tutta questa storia, è che a parte qualche battuta («Tra due anni saprete tutto») sia Francesco sia la Roma dal 28 maggio non hanno detto mai una parola.

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