Gazzetta dello Sport – Le sfide del capitano: Scudetto, contratto e Piola all’orizzonte

Totti Roma-Catania PR

Ha iniziato con un abbraccio lunghissimo a Cassano negli spogliatoi, quasi come ai bei tempi. Niente a che vedere con il doppio bacio degli anni d’oro, intendiamoci, ma comunque lo stesso un bel portafortuna. Tanto che alla fine Francesco Totti non solo è tornato al gol (in trasferta non segnava addirittura dal 31 ottobre 2012), ma ha anche messo il marchio decisivo sulla terza vittoria consecutiva della sua Roma, trascinandola in vetta, a braccetto del Napoli. Del resto, che il Parma fosse la sua vittima preferita si sapeva (quello di ieri è il 19° gol ai gialloblù, il 228° in Serie A e 282° ufficiale con la Roma).

 

 

Derby e contratto Totti, dunque, lancia così la sua sfida alla Lazio per il derby di domenica prossima (e a Silvio Piola, ovviamente, ora a -46), dando anche il benvenuto a Pallotta, il presidente, che in settimana sbarcherà a Roma pure per suggellare il suo rinnovo contrattuale con una firma e un happening degni di nota. «Ho sempre desiderato indossare un’unica maglia, perché è quella che tifo e quella che amo – continua Totti -. L’ho sempre rispettata e la onorerò finché potrò». Sarà almeno per altri due anni e mezzo, fino a giugno 2016, la scadenza del nuovo contratto. «Siamo vicinissimi, c’è ancora qualcosa da sistemare – aveva detto prima della partita il d.g. Mauro Baldissoni -. La presenza di Pallotta? Se faremo in tempo ci sarà, ma non è necessario il suo arrivo». Che manchi davvero poco, poi, lo conferma anche Francesco, che però Pallotta lo aspetta eccome: «Siamo ai minimi dettagli, aspettiamo il presidente». Anche perché alle porte c’è proprio un evento unico come il derby, che deve alleviare qualche ferita ancora aperta dal 26 maggio scorso. «Ma quello è un capitolo chiuso, pensiamo al presente – dice Totti -. Arriviamo con lo spirito giusto al derby».

 

En plein Erano sei anni che la Roma non partiva così bene, con tre vittorie consecutive. «È vero, era tantissimo tempo che non facevamo tre su tre all’inizio del campionato – chiude Francesco – Ma rimaniamo con i piedi per terra, il campionato è lungo. Però con questo spirito possiamo dire la nostra, giocando così possiamo toglierci tante soddisfazioni. Abbiamo un collettivo che può fare la differenza, siamo compatti e possiamo ribaltare la partita in qualsiasi momento». Come è successo ieri, dove la Roma ha dato una dimostrazione di carattere e personalità.

 

Gazzetta dello Sport – A.Pugliese

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