Il Tempo – Burdisso o Jedvaj generazioni «contro»

Nicolas_Burdisso

Nel meccanismo perfetto congegnato da Rudi Garcia, ognuno è pronto a dare il suo contributo quando viene chiamato in causa.Il vincente percorso romanista ha registrato giovedì sera anche l’entrata dell’ultimo arrivato Borriello, ma se la partita con il Chievo ha fatto ed è già storia, il tempo a disposizione per misurarsi con il prossimo ostacolo non lascia spazio a facili e pericolosi entusiasmi. Infortuni a parte, il cartellino giallo rimediato da Castan contro i veneti all’Olimpico di Roma lo costringerà a saltare inevitabilmente la gara in quello di Torino. Una situazione già analizzata e programmata dal tecnico giallorosso, che nella scorsa settimana ha cominciato a studiare le contromosse e a monitorare la possibile alternativa in sostituzione di uno dei centrali di difesa entrambi diffidati prima della gara con il Chievo.

Una scelta obbligata che escluderà e allo stesso tempo premierà uno tra Burdisso e Jedvaj, ancora fermi allo zero nella casella dei minuti giocati dall’inizio della nuova stagione. In questo momento poi è un po’ come scegliere tra il giorno e la notte. Sicuramente non per l’impegno o la costanza di intensità negli allenamenti, quanto per le palesi differenze che contraddistinguono i due giocatori: l’esperienza di un cardine che ha guidato la Roma nel recente passato contro la voglia e la determinazione di una giovane promessa pronta a buttarsi nel calcio che conta. I circa 5 milioni versati in estate da Sabatini nelle casse della Dinamo Zagabria per garantirsi le prestazioni del giovane croato potrebbero però rimanere ancora in attesa di essere valutati sul campo.

Già, perché il diktat di Garcia rimane sempre quello: anteporre la serenità del gruppo prima di ogni cosa e cercare di non scontentare nessuno. Burdisso è rimasto nonostante tutto un senatore e un pezzo storico dello spogliatoio romanista e se fino ad adesso le immagini hanno raccontato soltanto qualche muso lungo, nel quartier generale romanista non è stata sollevata mai una lamentela o un commento fuori posto. La scelta quindi sembra scontata, con l’argentino ansioso di fare coppia domani a Torino con Benatia e scacciare i fantasmi della finale del 26 maggio scorso, l’ultima partita ufficiale giocata con la maglia della Roma. Per il resto la formazione anti Toro non dovrebbe registrare altre sorprese. Dopo lo scampolo di gara con il Chievo, Florenzi tornerà dal primo minuto nel tridente con Ljajic e Borriello rispendendo Marquinho in panchina. Prossimo al forfait anche Gervinho rimasto ieri durante l’allenamento mattutino tra il solito lavoro in palestra e il lettino della fisioterapia.

Aspettando buone notizie da Totti e Destro, oltre alla conferma dell’intero pacchetto di centrocampo, il tecnico francese potrà quantomeno contare sul ritorno di Maicon, che smaltita la squalifica, riprenderà il suo posto sulla corsia di destra. Stesso epilogo anche per Balzaretti, pronto a ricevere il passaggio del testimone da Dodò.

 

Il Tempo – A.Serafini

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