Torino, accordo per Ljajic. Iago Falque in pochi giorni

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Tuttosport (A.Gramigni) – Obiettivo centrato. Salvo cataclismi dell’ultima ora, Adem Ljajic dal 10 luglio (quando la nuova squadra granata si ritroverà al centro sportivo della Sisport per iniziare la preparazione estiva prima di salire a Bormio il 14) in poi potrà allenarsi agli ordini di Sinisa Mihajlovic. La Roma ha infatti raggiunto l’accordo con il Torino per la cessione a titolo definitivo dell’incursore serbo e adesso i dirigenti del club piemontese stanno lavorando con l’agente del giocatore per stabilire la durata del nuovo contratto (l’attuale firmato con la Roma scade nel giugno 2017) e sull’ingaggio. Le cifre dell’affare non sono state ancora rese note ma alcune indiscrezioni parlano di una spesa, da parte granata, di circa 6-7 milioni cash. L’ultimo ostacolo che il direttore sportivo Gianluca Petrachi dovrà superare riguarda gli emolumenti da corrispondere al giocatore. Già, perché lo slavo attualmente percepisce circa 1,9 milioni di euro a stagione, cifra ben al di sopra dei parametri stabiliti dal club di Urbano Cairo relativamente al proprio monte ingaggi. Tra l’altro Ljajic, come detto, ha l’attuale contratto in scadenza e quindi si trova, sotto il profilo della trattativa, in una posizione di forza. E si sa che i giocatori in tali situazioni cercano sempre il massimo. Ma in questo caso, alla fine di una ridiscussione dell’ingaggio, possono subentrare diversi fattori. In primis la decisione del Torino di puntare e di investire su di lui nonostante una stagione caratterizzata più da bassi che da alti, offrendogli così la possibilità di un rilancio personale. Poi c’è il fatto che il suo procuratore è lo stesso di Nikola Maksimovic, Fali Ramadani, che ha un ottimo rapporto con il Torino e che se lo vorrà potrà contribuire in maniera determinante a trovare quella soluzione che possa soddisfare tutte le parti in causa. Infine, e molto pesante, c’è il fattore Sinsa Mihajlovic. L’allenatore serbo conosce benissimo l’ex interista: l’ha avuto in Nazionale quando era ct della Serbia (e per la verità l’ha pure cacciato perché il giocatore non aveva cantato l’inno serbo come i suoi compagni, poi però l’ha perdonato) e l’ha avuto nella sua sfortunata esperienza a Firenze. Probabile che il tecnico, nei giorni scorsi, abbia anche parlato direttamente con Adem per capire la sua disponibilità a raggiungerlo al Torino. Evidentemente le risposte devono essere state positive dato che poi la trattativa ha subito un’accelerata fino alla definizione di ieri. Quindi è lecito pensare che magari non senza qualche discussione anche la questione ingaggio potrà essere risolta in tempi brevi.

LO SPAGNOLO – Altro obiettivo praticamente centrato. Salvo improbabili ribaltoni anche Iago Falque sarà a disposizione di Mihajlovic il 10 giugno. Già perché Roma e Torino, contestualmente all’affare Ljajic, hanno definito il trasferimento dell’attaccante spagnolo in granata con la formula del prestito annuale oneroso (pare poco più di un milione) con obbligo di riscatto intorno ai cinque-sei milioni di euro. Diversamente dal serbo, Iago Falque ha un contratto in essere valido fino al 2020 e il suo ingaggio è molto più abbordabile: 1,2 milioni di euro a stagione. Sono in atto contatti tra i dirigenti torinisti e l’entourage dell’ex genoano per la definizione degli ultimi dettagli. Ma quel che conta di più, in ottica granata, è che la concorrenza dei club spagnoli, tipo il Granada, che puntavano l’attaccante, sembra essersi defilata. Con l’arrivo di Ljajic e Iago Falque, l’attacco del Torino acquista qualità e grande efficacia. Due tasselli fondamentali per il gioco di Mihajlovic che adesso inviterà i propri dirigenti a concentrare i loro sforzi su difesa e centrocampo. Nenad Tomovic e Markus Heriksen i prossimi colpi?

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