Tor di Valle, aut aut sul ponte. L’Authority: «Risposte o carte in Procura»

Per capire se il ponte di Traiano si farà, l’Authority presieduta da Carlo Sgandurra ha chiesto per la seconda volta «di conoscere i pareri e gli studi di viabilità» realizzati dal Campidoglio per la revisione del progetto stadio della Roma, e quindi la cancellazione dello stesso ponte «viste le preoccupazioni diffuse circa la ricaduta sulla mobilità». Come riporta Il Messaggero, Sgandurra aveva già chiesto un mese fa quei documenti all’amministrazione capitolina. Ma non li ha ricevuti e ieri è tornato a chiederli con forza minacciando di rivolgersi alla magistratura. Perché anche se si attende la due diligence interna avviata dalla sindaca Virginia Raggi sullo stadio di Tor di Valle, questo non impedisce all’Authority di controllo del Comune di capire cosa succederà in quell’area. Dove, per inciso, il ponte era sparito dal progetto finale. E nel frattempo sulla controversa operazione calcistico-immobiliare è stata aperta un’inchiesta della Procura, condita da arresti e sequestri. Sgandurra quindi ha rialzato la voce: «Abbiamo sollecitato a inizio settembre la richiesta degli atti ai due dipartimenti e assessorati coinvolti, Mobilità e Urbanistica, dopo aver sentito la dichiarazione della sindaca sulla due diligence. Visto che quello dello stadio è un discorso che impatta su un quadrante molto particolare, abbiamo chiesto chiarimenti sulle verifiche di mobilità che indicavano se fare o non fare il ponte di Traiano, abbiamo chiesto di visionare gli studi in base a cui è stata presa la decisione di non fare il ponte. I dipartimenti non mi hanno risposto e ieri li ho sollecitati di nuovo, chiedendo un incontro con i nostri funzionari per vedere e studiare le carte. Se al sollecito non ci sarà risposta entro una settimana mi rivolgerò a Procura e Corte dei conti, perché questo ritardo può causare danni».

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