Testimoni decisivi per la richiesta del pm di archiviare l’inchiesta su El Shaarawy

Corriere della Sera – Attraversando via Sudafrica (Eur) il primo pomeriggio del 12 febbraio scorso si sarebbe stati testimoni di una scena insolita. Stephan El Shaarawy con un completo rosso e una sola sneakers ai piedi, chino su un uomo visibilmente agitato che “oltre ad agitare le braccia, si era strappato delle garze/cerotti che teneva su entrambe le mani, causandosi anche una fuoriuscita di sangue e, poi, si era colpito al volto con dei pugni”. Quell’uomo, scrive il pm Carlo Villani chiedendo l’archiviazione del calciatore all’accusa di lesioni, si chiamava Josè Carlos Sagardia Aliaga ed era un cittadino cileno che aveva tentato di rubare un borsello pieno di banconote all’interno della Lamborghini di El Shaarawy, parcheggiata lungo la via. Affannato, dopo aver perso una scarpa nella corsa, il giocatore giallorosso tentava di bloccare il presunto ladro che però si colpiva da solo, con gesti di autolesionismo, poi presentati come segno di pestaggio. I testimoni oculari (di passaggio) accreditavano, tuttavia, la versione del giocatore: “L’uomo a seguito dei colpi che si era auto-inferto aveva il volto rosso”.

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