La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – I bicchiere mezzo I pieno, in fondo, sta nel fatto che leggendo i nomi a disposizione di Mourinho sembrerebbe di avere a che fare quasi con un campionato europeo. Possono piacere o meno, ma parlando solo di esterni difensivi, la Roma è in grado di schierare a destra Kristensen (16 partite con la Danimarca), Celik (39 con la Turchia) e Karsdorp (3 con l’Olanda); a sinistra invece Spinazzola (24 con l’Italia) e Zalewski (12 con la Polonia). Insomma, una qualità potenziale da vetrina per la Serie A. Al netto dei problemi fisici che stanno falcidiando il reparto, forse ci deve essere un “bug” che sta impedendo agli esterni di rendere al meglio.
Un tema, però, che potrebbe valere anche per il centrocampo, che sulla carta assomma forza e fantasia, e per l’attacco. Se qualcosa si è sbagliato nella preparazione, grazie alle rotazioni c’è tempo per correre ai ripari, ma una cosa è certa: il tempo degli alibi è terminato. Al tifo che sogna (e riempie l’Olimpico) sarebbe triste dire: avete sbagliato.