Szczesny da 10, ora cerca la lode

La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Ve lo ricordate Coso? Quello che oddio che cognome. Ecco, oggi è oddio che portiere. Gli fai gol su instagram – c’è riuscito un hacker tre giorni fa, postando a nome di Wojciech Szczesny foto hot –, ma in campo è diventata roba complicata per tutti. Questo ragazzo così affezionato ai suoi capelli – che se proprio vuoi fargli un dispetto, prova a spettinarlo e vedrai che succede – questo ragazzo dal «grande avvenire dietro alle spalle» all’Arsenal – siamo sicuri che tornerà mai Gunner? –, è anche un ragazzo che oggi è salito sul podio dei portieri europei con più «clean sheets» in campionato. Omaggio all’inglese della sua Premier League, detta in termini nostrani suona così: solo Thibaut Courtois con il Chelsea e Yohann Pelé del Marsiglia hanno chiuso più match di campionato – presi in considerazione i cinque maggiori tornei continentali – con la porta inviolata. Il belga è a quota 13, il francese a 11, Szczesny è a 10. In Italia li ha messi tutti in fila (Buffon è a 9) tranne uno, Skorupski dell’Empoli. La voglia di andare in fuga solitaria è tanta, Crotone domani è la chance per fare 11 e allungare un periodo che più felice non si può. Pure l’Uefa, mercoledì, gli ha fatto i complimenti per un curriculum che nel 2017 racconta di quattro partite su cinque di campionato senza subire neppure una rete.

NODO CONTRATTO – Spalletti lo ha definito il portiere-trequartista, per la felicità nelle giocate con i piedi e per le intuizioni nelle scelte in ogni momento della partita. C’è tanto di Szczesny in una Roma che difensivamente ha trovato un assetto – la difesa a tre – che neppure il ritorno di Salah ora riuscirà a modificare. C’è tanto di Spalletti e di Marco Savorani, il preparatore dei portieri giallorosso, nella maturazione definitiva di un ragazzo sul quale all’Arsenal continuano ad avere dubbi. Del domani di Szczesny non v’è certezza, molto dipenderà anche dal futuro di Arsene Wenger a Londra o dalle idee del possibile nuovo allenatore. Di certo c’è il forte legame con Spalletti – del quale disse un giorno «ho imparato più da lui che in 10 anni di Inghilterra» –, ma anche un elemento che non è possibile ignorare circa il suo futuro: il contratto del polacco con l’Arsenal è in scadenza nel 2018, questo significa che la prossima estate in ogni caso una decisione andrà presa, con una gamma che varia dal rinnovo con i Gunners alla cessione. Se la Roma avrà la forza di intavolare una trattativa, il nodo contrattuale sarà quello intorno a cui forzare la mano. Altrimenti sarà stato bello, almeno per la Roma. E sarà bello per chi metterà le mani su Szczesny: estimatori (anche italiani) in giro non mancano, in passato a più riprese si è parlato di un sondaggio persino del Napoli.

OSSESSIONATO – Oggi il Napoli è solo un rivale d’alta classifica, avversario nella ricerca dell’«ossessione della vittoria» che Spalletti ha ben messo in testa a Szczesny: martedì, mentre i compagni esultavano per il gol del 4-0 alla Fiorentina, lui li incitava a mantenere alta la concentrazione. C’era un clean sheet da difendere, il messaggio dell’Uefa era ancora solo nelle bozze.

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