Stangata Higuain, a rischio per Roma

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La Repubblica (M.Azzi) – La stangata è certa, con le indiscrezioni di ieri che sembrano quantificarla in quattro giornate e l’auspicio del Napoli che possano invece essere al massimo tre, alla fine: anche attraverso il ricorso d’urgenza che sarà presentato subito dopo la sentenza. Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel, che è friulano e casualmente anche in tribuna alla Dacia Arena, si pronuncerà oggi pomeriggio: certificando l’inevitabile squalifica di Gonzalo Higuain, espulso nel 2° tempo della gara contro l’Udinese e protagonista di una rabbiosa reazione nei confronti dell’arbitro, Massimiliano Irrati. Il centravanti argentino (che ha usato il suo giorno libero per andare a Madrid con la fidanzata), capocannoniere con 30 gol in 31 partite, rischia di essere escluso dalle sfide con Verona, Inter, Bologna e Roma: decisive per il campionato della sua squadra. Il sogno scudetto è quasi tramontato, ma in ballo per gli azzurri ci sono 2° posto e qualificazione diretta per la Champions, il traguardo primario di Aurelio De Laurentiis. Sono dunque potenzialmente gravissime le conseguenze del comportamento del Pipita, che tuttavia non sarà multato dal suo club. Così trapela dalle Maldive, dove si trova il presidente. Higuain aveva sempre avuto un comportamento irreprensibile: mai espulso prima, nelle sue tre stagioni italiane. E il Napoli non ha alcuna intenzione di scaricare il suo campione, tradito dai nervi a un passo dallo storico record di Nordhal e dalla Scarpa d’oro.

Il fratello manager ne ha raccontato lo stato d’animo. «Ora ha capito perché in maglia azzurra è così difficile vincere, come gli aveva spiegato Maradona». Il Pipita ha sentito puzza di bruciato, perso serenità e pagato il logorìo del duello scudetto con la Juve: ormai tramontato, nonostante la sua stratosferica media gol. Si spiega così la sua espulsione e quella di Sarri, che sarà a sua volta squalificato per il Verona, come i diffidati Koulibaly e Mertens. Ma il Napoli si prepara a dare battaglia, in campo e fuori. Che siano 4 (oppure 3) le giornate di squalifica per Higuain. È esclusa la condanna violenta. Restano ingiurie e contatto fisico con l’arbitro, centrale nel ricorso del club. I legali hanno infatti in mano un filmato che mostra i tre passi di Irrati (a testa bassa) verso l’attaccante, che è invece fermo e posa le mani sul petto del direttore di gara solo all’ultimo. «Con l’intento di fermarlo, non certo di aggredirlo».

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