Stadio della Roma, diversi consiglieri del M5S non sono soddisfatti della revisione del progetto. Nodo variante

Il dibattito sullo stadio della Roma infiamma la maggioranza capitolina che, dopo le dimissioni dell’ormai ex assessore all’Urbanistica Paolo Berdini che ha sbattuto la porta puntando il dito proprio contro l’impianto a Tor di Valle, si trova a dover prendere una decisione sul da farsi. E, a quanto apprende l’Ansa, non c’è ancora un indirizzo condiviso: diversi consiglieri non sarebbero soddisfatti dalla revisione del progetto presentata martedì dai proponenti al tavolo delle trattative, in quanto il taglio delle cubature sarebbe troppo lieve. Dopo il summit di maggioranza di ieri, i Cinque Stelle capitolini potrebbero incontrarsi nuovamente anche oggi. Di fondo, dunque, restano due le ipotesi in campo per il Campidoglio. La prima, è portare avanti la trattativa raggiungendo un punto di caduta sulla riduzione di cemento e poi valutare la necessità di una variante urbanistica. Questo atto secondo un’idea che circola tra alcuni consiglieri comunali M5S non sarebbe per forza necessario, in quanto la delibera (approvata nell’era Marino) che sancisce l’utilità pubblica del progetto potrebbe essere interpretata anche come variante al Prg. La seconda ipotesi è approvare una delibera che annulli l’utilità pubblica, come richiesto dalla base in fibrillazione in questi giorni. Sui possibili risvolti delle diverse mosse sono stati chiesti e si attendono pareri legali dall’avvocatura capitolina.

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