Corriere della Sera – Luis Enrique processa la Roma che non sa “usare” la palla

Dopo la sconfitta di Siena, lunedì sera, e il giorno libero (previsto) la Roma riprende oggi il lavoro a Trigoria. C’è da preparare la partita di domenica all’Olimpico, contro il Parma, con l’emergenza tra i centrali difensivi (Kjaer squalificato e Juan infortunato agli adduttori, oggi gli esami medici più approfonditi). Il passo falso di Siena è stato particolarmente rovinoso: dopo la vittoria contro l’Inter il terzo posto e i milioni della possibile qualificazione alla Champions League si erano avvicinati. Il pareggio di Catania (ma era solo uno spezzone di gara) e la sconfitta di lunedì hanno tolto quelle che sembravano certezze. La squadra non ha soltanto perso (decima sconfitta in stagione, ottava in campionato), ha giocato una gara priva di determinazione e qualità. Ancor peggio della sconfitta di Cagliari.

Franco Baldini ha parlato con Luis Enrique e il tecnico asturiano farà lo stesso oggi con il gruppo. A Kjaer, che ha twittato le sue critiche per il rigore concesso da Brighi, sarà fatto presente che il silenzio deve intendersi tale anche sui social network. E che gli arbitri non si criticano. Per la prima volta, nel dopo partita, Luis Enrique ha messo i giocatori davanti alle loro responsabilità. Non li ha «scaricati» e non lo farà mai, ma certe parole non si erano mai sentite: «Non siamo capaci di mantenere la regolarità. Tanti giocatori sono stati sotto il loro livello, è mancata la cattiveria in una giornata che poteva essere importante. Parliamo di tante cose in settimana: velocità nei passaggi, tiro da fuori area, tempismo negli inserimenti, attenzione nei passaggi e nelle chiusure. Ma parlarne non vuole dire che poi lo farai davvero sul campo, dove c’è anche l’avversario».

I dati della gara (Panini Digital Soccer e ufficio stampa As Roma) sono incredibili. A fronte del 70% di possesso palla e addirittura dell’81% di supremazia territoriale (palla nella metà campo altrui) il conto delle occasioni da gol dice 5 a 1 per il Siena e i tiri in porta giallorossi sono stati la miseria di 2. È il gioco di Luis Enrique a essere inadeguato all’Italia o gli interpreti, almeno a Siena, si sono limitati a fare il compitino senza prendersi responsabilità? A ognuno la risposta preferita. Per chi scrive: buona la seconda. E, visto che parliamo di cifre, quelle di Federico Viviani (voto del Corriere della Sera: 5) dicono: più palle giocate (116), più passaggi riusciti (95), più giocate utili (40), secondo nelle palle recuperate (27), più falli subiti (5). I numeri vanno interpretati ma quelli di Viviani, sicuramente, meritavano almeno un 6. Ma tutti sbagliano.
Corriere della Sera – Luca Valdiserri

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