Spalletti-Totti è tregua per la Roma

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Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Era cominciata con gli sguardi ringhiosi, è finita con i morbidi sorrisi. La giornata delle conseguenze si è rivelata più tranquilla di quanto ci si potesse aspettare. Concludendosi addirittura con il Tapiro doppio di Striscia la Notizia, accolto serenamente dai duellanti: Totti e Spalletti.

INSIEME – Uniti per la Roma. Questa può essere la sintesi del rientro alla normalità dopo la baruffa di Bergamo. Totti e Spalletti si sono chiariti a quattr’occhi in una stanza, manifestando ognuno le proprie idee, accordandosi però per tenerle congelate in uno scompartimento fino alla fine del campionato. Tanto è vero che poi in campo, durante l’allenamento, i due si sono fatti fotografare e filmare mentre parlottavano e scherzavano, con l’intento condiviso di spegnere il fuoco nell’interesse della squadra, evidentemente distratta da vicende ingombranti che hanno poco di tecnico.

SANZIONISpalletti ha anche fatto un breve discorso alla squadra, senza entrare nell’analisi degli errori della partita con l’Atalanta. Parole decise ma toni sereni, stavolta: «Conta solo la Roma adesso, gli interessi personali non mi interessano. Chi ha sbagliato, verrà multato». Il riferimento non era soltanto a Totti ma anche ai “compagni delle carte” che l’allenatore avrebbe sorpreso a notte fonda sabato sera, nell’albergo che ospitava la squadra a Bergamo. E a proposito di domenica, sono emersi altri dettagli sulla discussione di spogliatoio: la tensione è salita quando Totti ha risposto ai rilievi di Spalletti diretti all’intera squadraNon vi siete stancati di fare queste figure di m…? Non vi siete stancati di non vincere niente da vent’anni?»). Senza alzare la voce ma sussurrando, a testa bassa. Atteggiamento che ha ulteriormente irritato l’allenatore. A sedare il duro confronto, che poteva degenerare, è stato un senatore del gruppo che ha urlato una frase significativa: «Basta con questa pagliacciata». Totti poi ha continuato sotto la doccia a lamentarsi dello sfogo di Spalletti, mentre l’allenatore si dedicava al giro delle interviste in cui manifestava tutto il suo (comprensibile) nervosismo per una partita buttata al vento e magari anche per il movimentato dopo-partita.

CHIARIMENTI – Ieri, come è facile intuire, Spalletti non si è confrontato soltanto con Totti. Ha visto anche Walter Sabatini (non gli altri dirigenti Zanzi e Baldissoni, impegnati a Milano in Lega) con il quale ha pianificato la strategia operativa e mediatica. Da parte di tutti a Trigoria si avvertiva la necessità di mettere fine alla polemica. E in questo senso Spalletti e Totti hanno dato un bel segnale.

TREGUA – Non a caso, in un clima di cordialità ritrovata, tutti e due hanno accettato il tapiro di Canale 5. Totti, con una fasciatura che nascondeva il nuovo tatuaggio appena fatto sul braccio destro, ha reagito con ironia, abbassando il finestrino della macchina: «Con Spalletti non è successo niente,  è una bravissima persona. Se poi non mi fa giocare sono decisioni sue, io sono a disposizione. Stasera andremo a cena insieme…». Una boutade, ovviamente. E sul futuro ha chiarito: «L’anno prossimo non so cosa succederà: di sicuro non smetto di giocare, questo mai. Se vogliono, resto alla Roma. Ma non dipende solo da me. Scelte tecniche? Scelte di tutto…». Distensione, allora, favorita da Spalletti: «Per noi Totti è lo sbocco. Ci fa trovare delle soluzioni a tutto quello che si vuole, sia di calcio giocato che di futuro della Roma. Sono arrabbiato perché in quindici minuti doveva fare due gol, non uno, anche se quel passaggio per Dzeko sul 3-3 vale una rete o anche di più». A sentire lui, la frattura si può ricomporre: «Continueremo a lavorare insieme nella Roma e diventeremo grandi amici. Io resto e lui pure, ancora di più: un anno, poi un altro, finché non diventano dieci».

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