Spalletti: “Sì, così mi piaci”

Il Messaggero (U.Trani) – «Forse è la mia Roma più bella». Pallotta, anche se da lontano, si gode il trionfo a El Madrigal. Successo straripante e anche al bacio. Perché Spalletti, a differenza di quanto fatto domenica a Crotone, stavolta regala qualche effusione a chi lo insulta dalla tribuna e non più quello sguardo di sfida usato allo Scida. Se è contento il presidente, figuriamoci l’allenatore. Che vede segnare Dzeko, capocannoniere in Italia e in Europa League e gli altri, a raffica: già 77 le reti stagionali in 35 partite. Ma a lui interessano anche le 15 partite chiuse con il clean sheet. Qui in Spagna è successo ancora, con il 10° match degli ultimi 14 senza prendere gol. Guarda caso dal giorno del derby, lo scorso 4 dicembre. Da quando ha scelto il sistema di gioco della svolta: il 3-4-2-1 che lo ha portato in semifinale di Coppa Italia e al 2° posto in campionato. Adesso anche agli ottavi del torneo continentale. Perché, con il 4 a 0 di Villarreal, è andato a dama senza nemmeno aspettare il ritorno, giovedì prossimo all’Olimpico.

AVANTI TUTTA – «Noi non ci siamo mai tirati indietro», chiarisce Spalletti. «Qui abbiamo dato seguito ad alcuni risultati importanti, mi dicono che la Roma non avesse mai ottenuto 7 risultati utili consecutivi in Europa». Per la verità è successo, nella Champions 2001/2002, con Capello in panchina. Ma non è questo che conta nella notte più significativa. «Mantenere il livello alto ad ogni gara è difficile. Basta una cosa che ti va storta e quest’ambiente ti mette ansia, facendoti perdere le linee guida. Bisogna stare all’erta, ma giochiamo per vincere ogni partita. E questo successo in Europa serviva proprio a noi. Per avere quella sicurezza di poter giocare contro ogni avversario e su qualsiasi campo. Qui abbiamo giocato bene ma concesso troppo sull’uno a zero, lasciando il pallino. Non deve succedere: le squadre di qualità possono trovare la giocata. Dovevamo mettere al sicuro la gara. Dopo la seconda rete ci siamo liberati. Non siamo promossi e quindi bisogna giocare il ritorno in maniera seria».

ESAME SUPERATO – La difesa del Villarreal, solo 8 gol nelle precedenti 6 gare di Europa League, è crollata davanti a Dzeko. Spalletti esalta il suo centravanti: «Edin è stato bravo a farsi sempre trovare pronto in area. Lui è uno sensibile, quando le cose non andavano bene era il primo a starci male. Il secondo gol è bellissimo, da attaccante vero. E’ un giocatore forte, diventerà fortissimo. Avevamo un rapporto particolare con le gare europee, spero che questo risultato ci dia convinzione, siamo una squadra forte. Dobbiamo continuare a giocare il nostro calcio fatto di individualità forti che possono sempre fare la differenza». Elogia nuovamente Emerson: «E’ stato preso a mattonate, ma ha fatto vedere la qualità. Ora si nasconderà chi ha detto inizialmente che non avevamo il terzino sinistro».

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti