Spalletti: “Non ci garba essere belli ma vincenti e la squadra ha fatto una bella vittoria. Abbiamo fatto tante cose belle ma concesso troppo. Se concediamo queste ripartenze diventa difficile contro chiunque. Sul 2-0 non possiamo perdere certi palloni” – VIDEO

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Luciano Spalletti, tecnico della Roma, è stato intervistato durante il post partita di Roma-Pescara 3-2. Queste le sue parole:

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Come mai questo regresso dopo la coppa?
Non si tratta di prestazione ma alcune letture della partita, dove interpretiamo nella maniera sbagliata. Da queste interpretazioni ci succede che perdiamo tranquillità e concediamo qualcosa, oltre che la perdita di equilibri. Per mantenere la gara nei binari a noi congeniali continuiamo a spingere con tutti e due i terzini e cercare di far gol. La situazione del “non siamo produttivi, non siamo belli” dobbiamo migliorarla con dei passi in avanti. Stasera abbiamo perso equilibrio in alcuni momenti, in altri abbiamo avuto situazioni importanti. Diventava fondamentale portare a casa i 3 punti. La partita di giovedì dal punto di vista mentale aveva un peso, vincendola da tranquillità ma rimane un po’ di fatica perché la tensione c’è. Non a caso la Juve ha perso tre partite dopo la Champions. Se riusciamo a fare la partita sempre offensiva possiamo tramortire l’avversario ma si può perdere equilibrio e qualche pallone di troppo facendo venire fuori la partita difficile. Se qualche volta siamo meno belli e più vincenti mi sta bene lo stesso, bisogna portare a casa le partite. Nei tabellini c’è scritto vinto o perso, non vinto col sangue al naso, vinto con una squadra più facile, c’è scritto vinto. L’abbiamo portata a casa meritatamente, al di là che la differenza doveva essere un’altra in base a come abbiamo iniziato e in base a quelle che erano le due forze in campo.

A che punto è la cura Spalletti per i black out?
Dobbiamo ancora migliorare, la prestazione è davanti a tutti. Se riusciamo a far quello a noi congeniale come detto e portiamo a casa il vantaggio va bene, ma se poi perdiamo palla e anche in maniera banale o vediamo il momento in cui non siamo tranquilli, è chiaro che bisogna fare prevenzione in più. Ci è successo più di una volta, con una squadra più debole sulla carta. In partite sulla carta più difficili non si concede nulla e non si perde equilibrio, quindi bisogna fare lo stesso anche nelle partite facili. Questa è una nostra caratteristica se continua a succedere questo come stasera, è un vizietto che abbiamo.

Campionato con sorprese?
Sto con voi, per me i miei sono i migliori di tutti. Quando si parla, fino all’ultimo giorno che rimarrò qui dirò sempre allo stesso modo, anche che la mia squadra è meglio della Juventus. Io accetto che i miei calciatori credano di essere più bravi di tutti, ma non devono scendere al di sotto del loro massimo. Qui si può fare qualcosa di meglio, ci vogliono anche qualità mentali. Secondo me ci sono squadre che dal punto di vista fisico fanno la partita e la mettono difficile per quelli che hanno davanti, magari hanno meno qualità ma possono creare problemi con forza e corsa. Il Genoa l’ha vinta così, con i contrasti, con la continuità, con l’arroganza fisica. Se la metti così con la Juventus di solito perdi, è un po’ quello che è successo a Bergamo. Ci sono i numeri, ma contano anche le posizioni, dove intercetti i passaggi filtranti, contano i metri fatti sopra 24 km orari, contano anche tante altre cose, in alcune di queste siamo chiamati a migliorare. Ma stasera abbiamo fatto una buona vittoria, ci sono successe un altro paio di cosettine. Paredes si è fatto male stamattina, poteva servirci. Daniele per le due partite in più era sempre coi muscoli un po’ intossicati e gli ho chiesto di fare lo straordinario, è un ruolo fondamentale per far girare parla. Rüdiger è rientrato ora, Strootman ha grande fisicità ma deve fare quel passo in avanti come brillantezza. C’è stata la partita di giovedì, siamo gli unici che hanno giocato oggi, gli altri giocano domani. È una scusante effettiva, vera, non va portata davanti, però c’è anche qualche cosa del genere. La squadra in determinati momenti ha fatto bene, in altri, meno.

Meglio tre centrocampisti quando i terzini spingono e incursore non più imprevedibile?
La penso diversamente, non ho mai imparato niente da quelli che la pensano come me, magari imparo qualcosa. Radja ha queste qualità qui, anche stasera ha fatto recuperi importanti. L’ho levato perché era a rischio, ammonito come Rudiger , sono sicuri da un punto di vista di impatto fisico. Bisogna dare fiducia anche agli altri, ho messo Francesco che mi dà un contributo di personalità, qualche ragionamento si è fatto.

SPALLETTI A MEDIASET

La Roma ha rischiato…
E’ vero, ma siamo in una fase di cambiamento. Non ci garba essere belli, ma vincenti. E dico che la squadra ha fatto una bella vittoria, non era facile quando si gioca in tranquillità. Sono stati bravi a fare delle giocate che capitano quando non si ha pressione. Gli altri sono stati bravi a farci 2 gol e a non fare il terzo.

Dzeko ha detto: “Giocando così non si vince il derby”…
Iniziasse lui a giocare meglio, cosi ci da una mano (ride, ndr). I gol e gli assist sono le cose che danno più all’occhio. A Genova oggi, ad esempio, non ho visto giocate ma vittorie sui contrasti. Su quello dobbiamo migliorare, ma abbiamo fatto anche tante cose fatte bene, oltre che a concedere probabilmente troppo.

Come migliorare in vista del derby?
Si cerca di pensare un po’ a tutto, dobbiamo lavorare su quello che c’è da migliorare e mantenere ciò che c’è da mantenere, per arrivare all’equilibrio migliore

Szczesny è stato il migliore in campo nel momento di amnesia, la squadra si è spezzata in tre e i reparti erano distaccati. Facendo così con la Lazio sarà difficile…
Diventa difficile contro chiunque, se si concedono queste ripartenze. Se non c’era la parata di Szczesny, Pepe avrebbe segnato. Un paio di interventi importanti l’ha fatti anche il portiere avversario. Ma abbiamo concesso troppo, è vero, ma è un bene che si porti a casa una partita senza essere bellissimi, senza aver fatto un po’ di mestiere. Sennò si fa sempre tanti gol e siamo belli, ma bisogna vincere le partite, punto e basta. In classifica non c’è scritto come abbiamo vinto le partite, ma c’è scritto “vinte, pareggiate e perse”.

SPALLETTI A SKY

Lei è preoccupato?
“Io so quelle che sono le nostre qualità e difetti. Se non fossimo andati sul 2-0 non ci sarebbe stato quel momento in cui abbiamo perso gli equilibri e abbiamo sbagliato troppi palloni facili. Noi concediamo quello che poi abbiamo concesso. Quando la palla gira bene si continua a giocare su questa strada senza poi cambiarla quando è il momento opportuno. Noi dobbiamo migliorare in questo, perché la scelta giusta nei momenti fa la differenza. In noi non è chiaro: sul 2-0 non si possono perdere certi palloni”.

C’è stato un po’ di piedino nel finale?
“Quello succede volontariamente perché quando le cose le fai facile sbagli quei tre palloni e lo stadio rumoreggia un po’ perché è un pubblico che ha visto campioni importanti. Questo pubblico se ne accorge e non lo si può ingannare facilmente. Qualcuno di noi abbassa quello che è la sicurezza delle giocate. Dobbiamo crescere, per forza. Abbiamo fatto vedere come sappiamo giocare e quando facciamo dei buon i risultati. In altri momenti ci succede di abbassarci troppo”.

Dzeko-Perotti grande intesa…
“Noi diamo troppo importanza a questi numeri. Abbiamo bisogno anche di altre cose perché poi ci sono stati dei palloni che andavano gestiti meglio e che sono stati persi. Ci sono anche questi dati. Ovvio che sono numeri importanti quello di fare gol e di fare delle buone giocate, ma poi ci sono anche i palloni recuperati. Bisogna fare le cose con ordine, noi alcune momenti deleghiamo agli altri quello che dovremmo fare noi”.

Come si risolvono tutti questi problemi per lottare contro la Juventus?
“In generale contro tutte le squadre si devono risolvere questi problemi. Perché oggi la Juve ha perso contro una squadra che ha fatto giocate eccellenti. Oggi il Genoa sotto l’aspetto dell’intensità ha giocato una partita strepitosa. Ed è successo la stessa cosa a Bergamo. Bisogna alzare i ritmi. Non dobbiamo sbagliare queste palle facili. Dobbiamo scegliere i momenti giusti e comandare la partita”.

Questo è un mese importante?
“Sicuramente sì. Il campionato ha fatto vedere che nessuna partita è facile. C’è un bel mazzo di squadre che stanno giocando bene. Noi dobbiamo portare a casa i risultati, bisogna migliorare qualcosa in più. Ora ci sta capitando di tutto: abbiamo la formazione un po’ rimaneggiata”.

Gerson?
“Ha fatto quello che doveva fare. Poi gli fischiano la punizione al limite dell’area e non ritorna. E’ abituato a questo calcio qui. E’ un buon calciatore, deve crescere. Ha le qualità giuste, ma noi non possiamo garantirgli la continuità”.

Rigore?
“E’ stata una leggerezza del difensore, ma come è stata quella nostra a Bergamo. sono cose che succedono. E’ tutto normale”.

 

SPALLETTI A ROMA TV

“Avete ragione, quando si gioca la coppa qualcosa ti toglie sotto l’aspetto della tensione nervosa perché era importante giovedì e un po’ si subisce, ma è chiaro che poi che con la nostra squadra dobbiamo gestire dei momenti in maniera diversa, in cui serve più equilibrio, più sostanza, personalità e qualità di dire in questo momento comando io, non faccio gol ma non do la possibilità agli avversari”.

La Roma sembra più concentrata con le grandi. Problema di testa per l’avversario?
Sicuramente si, è sopratutto la testa. Dopo il 2-0 si perdono palloni facili perché la partita la ritieni facile. Da quante squadre sono la sopra si vede che c’è equilibrio importante, lottano in maniera forte. Magari non hanno la tua stessa qualità ma col sacrificio e l’impatto fisico riescono a determinare delle difficoltà a chiunque.

Quali sono le qualità della Lazio?
Loro sono forti, da considerare tra le prime dalla classe, di conseguenza vanno fatti i complimenti a Inzaghi. Ha fatto un lavoro straordinario per cui la squadra è forte che finirà nell’alta classifica.

Cosa salvi di questa partita?
Nel secondo tempo serviva equilibrio, salvo tutte le giocate in velocità che ci sono state per tutta la gara. Abbiamo creato situazioni importanti anche nel secondo tempo, chiaro che serve più sostanza e magari non creare ma non concedere.

Soddisfatto da Gerson?
Nel primo tempo gli è capitato di inserirsi perché è portato ad offendere, si è preso poi un po’ di tempo comodo per rientrare e doveva farlo più velocemente. Avrebbe bisogno di continuità per acquisire esperienza, ma purtroppo deve crescere velocemente perché non c’è questa possibilità, secondo me ha fatto una buona gara. Non gli puoi chiedere che sia lui a risolvere le situazioni.

SPALLETTI A RAI SPORT

I soliti vizietti?
Bisogna portare in analisi tutto quando si parla, bisogna far gol, essere belli, ed avere anche sostanza. Quando la partita diventa facile non dobbiamo rallentare, invece spesso si ricade in questo vizietto… Così si va in confusione, comincia il clima di tensione, si ha paura di sbagliare e diventa tutto più difficile

Gerson scelta in chiave derby?
E’ una scelta per far giocare Gerson, per fargli fare esperienza, ma non è stata colpa sua il calo della ripresa. Dobbiamo adattarci a quelle che sono le esigenze della gara, sempre.

Nelle prossime sfide si decide il campionato?
E’ un mese importante, sono gare in cui se rimani indietro diventa difficile, ci sono squadre che stanno facendo bene, che possono giocarsela con chiunque. Niente è facile ma nulla è impossibile. Noi però in precedenza abbiamo fatto vedere che facciamo confusione con squadre di più basso livello e si fa meglio con le squadre forti, dove la partita si incanala sulle nostre caratteristiche.

Da allenatore ti diverti in questo tipo di gare?
Qualche volta bisogna fare qualche tiro in meno ma concedere anche meno all’avversario. Stasera Szczesny ha fatto 2 interventi da grande portiere.

Anche la Juve fatica in trasferta…
Ho fatto caso che la Juve ha perso tutte e 3 le gare dopo la partita di Champions, e anche noi abbiamo spesso fatto fatica dopo il turno europeo. Le altre squadre sono cresciute, si va a giocare in stadi dove si trova disponibilità alla lotta e alla battaglia. Oggi la Juve ha giocato come sempre ma ha trovato un avversario d’impatto, come successo a noi a Bergamo, in cui l’Atalanta non ha creato tantissimo ma ha messo intensità e grinta. E’ vero però che in casa, spinti dal nostro pubblico si riesce a fare meglio.

Il derby?
E’ facile, per arrivare all’obiettivo bisogna mettere l’attenzione e l’intensità mentale necessaria. Le radio? E’ bene che parlino, impariamo sempre da chi la pensa diversamente da noi.

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