Spalletti punge Zeman e Totti: «Alleno la Roma non i singoli»

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La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Alla fine ha dato delle pettinatine un po’ a tutti: a Zeman su Totti, a Totti sul suo possibile impiego, alla società su Darcy Norman ed al d.s. Walter Sabatini sul mercato e sull’ultimo arrivato in giallorosso, il bosniaco Zukanovic. Nel pieno rispetto del suo modo di vivere e dire le cose, sempre con un pizzico di ironia e sagacia in più. La terza gara dello Spalletti 2.0, quella di stasera contro il Frosinone, nasce così, tra tante parole e mille problemi. Già, perché nell’allenamento di ieri pomeriggio si sono fatti male anche Digne (probabile lesione al flessore della coscia sinistra, tra oggi e domani gli accertamenti clinici) e Torosidis (lesione muscolare di primo grado al polpaccio sinistro, out almeno due settimane). E allora, forse, quella pettinatina al preparatore canadese Darcy Norman è quella più esatta, visto che con questi due siamo arrivati già a 15 infortuni muscolari (ricadute comprese).

SULLA PREPARAZIONE – Spalletti Norman ed Ed Lippie se li è ritrovati, messi lì direttamente da Pallotta. Difficile che ne possa parlare male, ma le cose le ha messe subito in chiaro: «Sono persone aperte al dialogo, mi hanno dato dei programmi dei lavori fatti in precedenza, ma poi bisogna sempre vedere come sono stati abbinati a quelli sul campo. Gli ho detto quello che mi piace fare, ho trovato disponibilità da parte loro. Ma poi alla fine si fa un lavoro come piace a me». Come dire, mettiamo subito le cose in chiaro. E gli infortuni di Digne e Torosidis non gli sono andati giù. Basta alzare un pochino l’asticella dell’intensità, che i giocatori vanno giù uno dopo l’altro.

SU TOTTI E ZEMAN – L’altra pettinatina Spalletti l’ha riservata a Zeman e alle sue parole su TottiSpiace vederlo infreddolito il panchina, va gestito diversamente »). Replicando così: «Quando le ho sentite sono rabbrividito, visto che due minuti prima eravamo al telefono insieme. Zdenek prima mi ha ripetuto come a Trigoria nessuno rispetti le regole, poi detto cose completamente diverse. Quando allenerà la Roma farà vedere le sue qualità e come la gestisce bene. Anche Totti». Già, il capitano della Roma. «Io gestisco la Roma, non il singolo — continua il tecnico della RomaPer me questa con il Frosinone è una partita fondamentale per il nostro futuro, giocherà chi mi dà più garanzie e chi è più pronto. Perché la Roma ha bisogno di prontezza, forza, corsa, disponibilità e sacrificio ». E chissà come l’avrà presa il capitano ascoltando queste parole…

SUL MERCATO – E infine l’ultima pettinatina, quella a Walter Sabatini. Non tanto per El ShaarawyLui voleva venire a tutti i costi e per me è più utile di un Gervinho che invece voleva andar via in tutte le maniere»), quanto per Zukanovic: «Sabatini è stato bravo a inserirsi, è un acquisto che ho avallato anche io perché conosco il giocatore. Viene a completare un reparto per fare risultato subito. Ma se parliamo di un mercato fatto a bocce ferme per vincere è tutto altro discorso». Insomma: va bene anche uno come Zukanovic, ma per i titoli e le vittorie vere serve altro…

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