Spalletti: «Napoli più bravo, se la Juve vince a Udine lotta scudetto chiusa»

Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – «Lo scudetto? Bisogna essere realisti, se la Juventus vince a Udine inizia un altro campionato: se prima era difficile, ora diventa quasi impossibile». Al termine della sconfitta per 2-1 della Roma contro il Napoli, la terza nelle ultime quattro partite comprese le coppe, Luciano Spalletti non ammaina la bandiera bianca per il tricolore, ma quasi. Dopo quindici vittorie casalinghe consecutive in campionato – l’ ultimo ko risaliva a 461 giorni fa (Roma-Atalanta 0-2 del 29 novembre 2015), la Roma ha scelto il giorno peggiore per interrompere la serie. La battuta d’arresto col Napoli non solo mette la parola fine sul discorso primo posto, ma riapre i giochi per il secondo: ora i punti di vantaggio sui partenopei sono solamente due. «Lo scudetto – le parole di Spallettidipenderà dalla Juventus, è un discorso molto duro, così come il secondo posto. Quando si perdono questi scontri diretti ci può stare che cambi lo stato d’animo. Il Napoli è una squadra molto forte e le partite da giocare sono ancora tante. Dobbiamo affrontare i nostri problemi in modo professionale. Percentuali per il secondo posto? La distanza è minima, una sola partita: diciamo 55% noi e 45% il Napoli». Già nel derby la Roma era sembrata una squadra stanca, ieri la sensazione è stata la stessa. Spalletti, però, non vuole concedere alibi ai calciatori. «Parlare di stanchezza peggiora la situazione, io non voglio essere coinvolto e non partecipo. Nel finale c’è stata una reazione, per me la squadra non è stanca e lo ha fatto vedere. Non dobbiamo cercare giustificazioni, abbiamo tante partite importanti e determinanti. Con la Lazio non abbiamo perso in modo netto, semplicemente non abbiamo fatto benissimo e loro sono stati bravi a sfruttare le loro qualità».

Il Napoli per gran parte della gara ha messo in enorme difficoltà la formazione giallorossa. «Loro sono stati più bravi nella velocità, noi non siamo riusciti quasi mai ad alzare i ritmi della partita. Ci hanno fatto penare per conquistare la palla. Nel primo tempo hanno meritato il vantaggio, nel secondo è stata tutta un’altra partita e c’è anche un po’ di casualità nel risultato. Abbiamo fatto più duelli uno contro uno, allora si sono visti uno spirito e una fluidità diversi, ma alla fine potevamo pareggiare. Lo stato d’animo? Quando perdi sei dispiaciuto, la convinzione e il morale si abbassano un po’, poi ci sono le analisi, le prese di coscienza e ci si dice le cose vere». Ha sorpreso l’iniziale esclusione di Salah in favore di El Shaarawy e Perotti. «Una scelta tattica. Se c’è qualcosa di sbagliato è tutta colpa mia: Perotti ed El Shaarawy hanno fatto abbastanza bene, ma la squadra non li ha aiutati. A volte non si incide come si vorrebbe. La difesa? Sul gol si è creato un buco e loro l’hanno sfruttato, è stato un errore che si può commettere. Anche Fazio non è riuscito a giocare la palla, cosa che di solito lo fa bene. Il Napoli ci ha aggredito bene, noi dobbiamo migliorare e mettere a posto alcune cose».

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