Spalletti: “Bravi a vincerla così”

Corriere dello Sport (A.Giordano) – Quando i fiumi della doccia non hanno ancora portato via la felicità, Matteo Politano sta già smanettando sullo smartphone, perché l’adrenalina spinge a raccontarsi. “Ci sono vittorie che valgono più di tre punti, vittorie come queste“. Ci sono storie che nell’Olimpico sono nate e rinate mentre ormai è finita e la classifica dice ancora Napoli, Spalletti vive come Politano un’altra vita, pure questa abbagliante, piena di sè, del suo calcio, del suo passato che ricompare d’incanto, al minuto 35′ della ripresa d’una partita strana, sporca e anche perfida il giusto, ma da assaporare per averla immaginata così: resistenza per un po’ e padronanza per quell’altro po’, ciò che emerge quando il copione viene assecondato nella sua diversità.

Stavolta siamo stati bravi a vincerla con atteggiamento differente, proprio come volevamo. Era quello che bisognava fare, contro una squadra forte nell’interdizione e capace di lanciare pallate sulle loro punte. C’è soddisfazione perchè avevamo pensato di vincerla così. Dovrevamo saper sfruttare le poche occasioni che ci sarebbero state concesse. Per fare questo, bisogna evitare le trapolle che ci avevano preparato, il campo ne era pieno, e magari anche sbagliando qualche appoggio di più“.

Dalla Grande Bellezza all’Enorme Perfidia in fin dei conti è un attimo: perché il Napoli se l’è disegnata proprio come la sua serata romana, attesa e diabolica costruzione, guardandosi le spalle e però pure dando un’occhiata avanti, eh sì, per far male. “Ma abbiamo mantenuto un ordine che non ha consentito alla Roma di giocare secondo la propria natura. E Osimhen si è inventato un pezzo di bravura da giocatore top, quale lui è. Ma cinque minuti prima, aveva rappresentato un pezzo che non appartiene al suo repertorio. Io ho visto Victor cresciuto, anche nel momento in cui c’era da pulire palloni un po’ sporchi. Ha aspettato il compagno a sostegno, ci ha permesso di sviluppare quello che pensavamo fosse giusto“.

Poi una chiusa sui difensori: “Kim ha grande forza fisica, ricorda i difensori di una volta. E vanno fatti gli applausi a tuti. Kim e Juan Jesus sono stati maestosi”.

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