Il Messaggero – Si chiude con una trattativa il sex-gate della Roma calcio, esploso a causa di un video hard fatto girare all’insaputa dei protagonisti. La clip che riprendeva la coppia di fidanzati in un atteggiamento intimo, secondo la ricostruzione finora resa nota in questa vicenda dai contorni poco chiari, sarebbe stata trafugata dal telefonino di lei circa due anni fa da un giocatore della Primavera, all’epoca ancora minorenne, e poi fatta circolare tra gran parte degli atleti.

Passano un paio di mesi e all’inizio di novembre i due dipendenti, lui nell’area della sicurezza, lei in un altro settore a contatto coi più giovani, vengono convocati nuovamente. Ma questa volta dall’ufficio legale della società e per mano dell’avvocato Lorenzo Vitali ricevono le lettere di licenziamento. Illazioni, veleni, scambi di accuse. La società dei Friedkin grida al “complotto” e si dice sicura del suo operato. In tanti però rimangono gelati di fronte al comportamento apparentemente così distante dalle tante battaglie mediatiche a difesa delle donne. A fine novembre c’era già stata una prima proposta per chiuderla con un indennizzo. Ma la Roma allora disse no. Oggi, invece, l’accordo è stato raggiunto per una cifra superiore ai 300mila euro.