Simeone ci prova: «Vittoria possibile». Conte vuole la vetta

La Gazzetta dello Sport (S.Boldrini) – Contismo e «cholismo» rappresentano due correnti dello stesso partito: essenzialità, forza e coraggio. La differenza è nell’applicazione: più spettacolare quella di Conte; più cinica quella di Simeone. Nella primavera 2016 furono entrambi in corsa per la panchina del Chelsea: alla fine, fu scelto Conte. Stasera non sarà però un simposio culturale, ma calcio vero. Conte è qualificato per gli ottavi, ma vuole conservare il 1° posto. Simeone cerca l’impresa, legata anche ad un k.o. della Roma con il Qarabag. Altrimenti, sarà Europa League: l’Atletico Madrid, dopo due finali perse tra 2014 e 2016 in Champions, se ne farà una ragione.

SIMEONE – Nell’Atletico, risalito in Liga dopo una falsa partenza, c’è un pieno di ex. Fernando Torres, in corsa per un posto stasera, è il nome più illustre. Poi c’è Filipe Luis, uno di quelli che in questa vigilia ha suonato la carica: «Nel calcio non devi mai smettere di crederci. Non dobbiamo pensare a quello che poteva essere e non è stato: conta battere il Chelsea». Simeone deve affrontare una delle gare più delicate della sua carriera: «Dobbiamo vincere sul campo di un big come il Chelsea, se poi la Roma supererà 4-0 il Qarabag, pace».

CONTE – Ci sarà anche un fantasma: quello di Diego Costa, tornato all’Atletico dopo tre stagioni al Chelsea. Il centravanti è rimasto a Madrid: Simeone ha preferito non portarlo a Londra. Conte non vuole parlare di Costa: «L’eliminazione dell’Atletico può rappresentare una sorpresa, ma questo è il calcio».

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