SfiguRoma. Resa di Di Francesco: «Non so più che fare»

La Roma è quattordicesima in classifica, ma paradossalmente questa è la notizia meno negativa. Perché la Roma vista ieri a Bologna meriterebbe un posto ancora più basso e perché di partita in partita le cose anziché migliorare vanno peggio. Il 2-0 rimediato al Dall’Ara contro la squadra di Pippo Inzaghi arriva dopo l’umiliazione del Bernabeu, il pareggio col Chievo e la sconfitta col Milan. Cinque punti in 5 partite, non avveniva dal 2010 nell’anno in cui Ranieri fu sostituito da Montella. «Sono disgustato», è il laconico commento di Pallotta che poi ordina: squadra in ritiro punitivo a Trigoria. Come riporta Leggo, Eusebio Di Francesco alza le mani, quasi arrendendosi: «Se avessi le spiegazioni… Non sono riuscito a trovare le soluzioni e mi sento tra i responsabili. Manca il fuoco dentro. Se perdi tutti i contrasti è solo demerito tuo. Non sono abituato a cercare alibi, ma soluzioni. Non so dire con quale sistema di gioco andrò avanti, devo cercare gli uomini giusti più che i calciatori giusti…». Il Bologna non aveva segnato gol nelle precedenti quattro partite: «Questa squadra dà la sensazione di avere poca solidità difensiva ed è quello che ci sta facendo fare queste figuracce. Tutti lo scorso anno si sacrificavano. I fatti ci condannano: dobbiamo stare zitti e pedalare». A far discutere però sono pure le mosse di Eusebio, su tutte quella di schierare Marcano da terzino sinistro. Da quella parte il Bologna ha sfondato e trovato il gol di Mattiello. La squadra ha preferito tornare in pullman e non in treno (a Termini era previsto qualche contestatore). Tutta un’altra musica rispetto agli applausi dopo la semifinale persa col Liverpool.

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