SetteRadja, segna poco ma fa più assist che mai: già 7. Così Nainggolan resta indispensabile

Corriere dello Sport (R.Maida)Il SetteRadja è lì, sul panno verde dell’Olimpico. Sette assist, una presenza continua nella metà campo avversaria, a dispetto di un’insolita imprecisione sotto porta che anche venerdì contro il Torino gli ha impedito di segnare. Nainggolan si evolve, perdendo le copertine ma non la centralità all’interno della Roma, nonostante un rendimento personale che rimane al di sotto delle aspettative, dimostrandosi anche nelle giornate grigie un elemento indispensabile per Di Francesco.

OVUNQUELo scorso anno di questi tempi aveva segnato 12 reti, di cui 9 in campionato, mentre adesso è a 2. Ma in fatto di passaggi vincenti vince di tanto il Nainggolan attuale: l’anno scorso, con Spalletti, quando rappresentava una minaccia costante in area di rigore ma serviva meno i compagni, gli assist erano stati soltanto 2. Non c’entra più di tanto il cambio di modulo, che lo obbliga a un maggiore lavoro difensivo, perché anche nel 4-2-3-1 (incluso il secondo tempo contro il Torino) Nainggolan è stato poco lucido nei tiri ma molto utile per la squadra (due assist). Superati i problemi fisici che lo tormentano da novembre, causa un’impercettibile lesione a un polpaccio, non ha ancora raggiunto il suo standard di prestazioni ma nelle ultime settimane è apparso in crescita.

CHAMPIONSMartedì contro lo Shakhtar sarà ovviamente confermato fra i titolari, nella speranza di trovare il gol che insegue da 4 mesi in campionato. In Champions League non ha ancora mai segnato in carriera, 0 gol in 22 partite, ma potrebbe dimenticare in un attimo la stregoneria se segnasse proprio stavolta il gol-qualificazione. All’andata è stato il peggiore in campo, tanto da meritare la sostituzione, ma le ultime due partite gli hanno restituito autostima e intraprendenza. Bravo Radja, sette più.

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