Senza Dzeko per Roma-Juve c’è El Shaarawy. (Stavolta è vero)

La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Lo scorso anno, con 8 gol in 18 partite, era stato la bel­la sorpresa del girone di ritorno della Roma, che infatti aveva sborsato 13 milioni per acquistarlo dal Milan a titolo definitivo. Quest’anno Ste­phan El Shaarawy non ha mantenuto le promesse e le premesse di un anno fa, ma, almeno i numeri, sono dalla sua parte. Anzi: è il quarto marcatore del­la squadra dopo Dzeko (37 gol), Sa­lah (17) e Naing­golan (13), ma rispetto a loro ha giocato molto meno. Ha superato da po­co i 2000’, mentre il belga ne ha disputati il doppio, Dzeko quasi e Salah 1000’ in più.

SORRISO – Il gol contro il Mi­lan, senza dubbio, ha ridato un po’ di serenità ad El Shaarawy, che proprio un girone fa ha vissuto forse una delle delu­sioni più grandi in giallorosso. L’infortunio di Dzeko gli spa­lanca lo spazio per una maglia da titolare. Anche all’andata, contro la Juventus, era praticamente si­curo di giocare, viste le non perfette condizioni di Salah e Peres, invece a sor­presa (eufemismo…) Spalletti gli preferì Gerson e Stephan ci rimase malissimo (altro eufe­mismo…). Tanto che poi non riuscì a sfruttare nel migliore dei modi la partenza di Salah per la Coppa d’Africa. Nelle ul­time settimane, invece, è in ri­presa, perché dopo la partita contro l’Empoli, in cui è rimasto in panchina, ha giocato sem­pre, segnando a San Siro (in campionato era a secco da mar­zo) e realizzando tre assist con­tro il Pescara.

QUALE FUTURO? – Adesso, in at­tesa di concludere la stagione, pregusta l’incontro contro il suo maestro Allegri, che un an­no e mezzo fa avrebbe voluto portarlo alla Juve dal Monaco. E dopo aver partecipato al vi­deo di auguri per i 30 anni del­l’amico Menez, direttamente da Trigoria, a fine anno, insie­me al fratello procuratore, par­lerà direttamente con Monchi per capire cosa fare. A 25 anni, da compiere ad ottobre, e nel­l’anno che porterà al Mondiale, non può e non vuole permetter­si di sbagliare, e la Roma con lui, visto l’investimento fatto. Ecco che allora, anche a secon­da dell’allenatore, El Shaarawy e il direttore sportivo decideranno che strada prendere davanti a un bivio: restare insie­me o separarsi? Il Faraone ha offerte da Cina e Stati Uniti, ma alla sua età non ci pensa pro­prio. L’esperienza all’estero, al Monaco, non è andata bene, nonostante fosse a due passi da casa sua, a Savona, e prima di lasciare l’Italia, in una stagione così delicata in chiave Naziona­le, ci penserebbe non una, ma cento volte. Priorità alla Roma, quindi, ma eventualmente sì convinto soltanto al mercato italiano. Se ne riparlerà tra una ventina di giorni, prima c’è un campionato da chiudere al meglio, con l’obiettivo arrivare in doppia cifra senza calci di rigo­re. Farlo già domenica, riman­dando la festa del suo amico Al­legri, sarebbe un bel modo per dimenticare la partita contro la Juventus dell’andata.

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