Schick: “Non voglio andare via, devo dimostrare di essere da Roma. Sento ancora pressione. La stagione non è come immaginavo”

Patrik Schick, attaccante della Roma, è stato intervistato dalla stampa ceca durante il ritiro della Repubblica Ceca ed ha parlato anche della sua stagione in giallorosso. Queste le sue parole:

Riguardo la stagione con la Roma…
Certo che non è esattamente come immaginavo. Non mi aspettavo arrivassero così tanti infortuni. Ora sto facendo di tutto per essere in salute, posso dire che non sono preoccupato al momento.

Sugli infortuni…
Non voglio avere scusanti. I motivi per cui la stagione non è l’ideale sono di più. All’inizio ci sono stati problemi con il cuore, e per quello non ho avuto alcuna preparazione estiva, quindi sono entrato direttamente in stagione, non è stato un inizio perfetto. Credo che quando prenderò un po’ di fiducia, mostrerò il mio valore e la mia appartenenza a Roma. So che devo ripagare la fiducia che mi hanno dato. Credo che tutto stia andando in una direzione migliore. Durante l’estate tutto intorno a me si è mosso velocemente. Forse c’è stata un po’ di fretta, avrei dovuto iniziare più lentamente. Ma ero entusiasta di voler fare tutto. Il mio corpo non era ancora pronto. Mentre giocavo i muscoli non erano pronti.

Sulla possibilità di lasciare la Roma…
Non è un’opzione possibile. Non voglio pensare di andare da nessuna parte. Voglio ancora dimostrare di poter essere da Roma. La mia avventura non è iniziata bene, ma potrebbe finire in modo completamente diverso. Abbiamo diverse partite prima della fine della stagione, posso arrivare al mio obiettivo.

Sul fattore psicologico…
Non è facile, sto vivendo una situazione del genere per la prima volta, è una nuova esperienza per me. Non ho intenzione di mentire, non è una bella situazione. Ma credo che quando mi sarò allenato con continuità, per molto tempo e riuscirò ad andare in gol, girerà per il meglio. Un po’ di sicurezza in se stessi, è chiaro. Ma non voglio pensare di non averla.

A proposito dei sentimenti del club e della città…
È un grande club, una delle squadre più grandi in Italia. Siamo tra le prime otto squadre in Champions League, questa è una prova evidente. Che cosa mi ha sorpreso? Non mi aspettavo che la città vivesse con il calcio. A Genova anche succedeva questo, ma non come a Roma.

Su Dzeko…
Ogni allenamento ti porta a fare di più se ad esempio hai un giocatore come Edin Džeko, che penso sia uno dei migliori attaccanti del mondo. Lo guardi e ti confronti su quello che devi migliorare. Quando abbiamo giocato insieme, ho giocato esterno e questa non è la mia posizione ideale, ma non vuol dire niente. Sono felice per ogni opportunità di scendere in campo. Edin parla molto bene il ceco. Abbiamo un tale mix tra di noi. Se non so come dire qualcosa in italiano, glielo dico in ceco. Se mi percepisce come un concorrente? È già in una fase di carriera in cui non deve avere questi pensieri. Probabilmente è il mio più grande amico in squadra, abbiamo un ottimo rapporto l’uno con l’altro, è una grande persona. Prenderò tutto da lui, è un attaccante mondiale.

Sulla Champions Laegue e i quarti di finale contro il Barcellona…
È un sorteggio interessante, ho esperienza contro il Barcellona. È bello essere parte di un tale successo, posso ancora sperare nell’opportunità di scendere in campo. Tutto dipende da come mi allenerò. Solo allora potrò essere della partita. Farò di tutto.

Sulla pressione…
La pressione ce l’ho ancora, sono stato uno degli acquisti più costosi in Italia. Ho provato a non sentire la pressione, ma non è possibile. Non mai vissuto niente del genere prima, è tutto nuovo per me. Ho ancora solo 22 anni, devo abituarmi. La pressione è ancora maggiore a Roma che altrove.

Sulla popolarità a Roma…
Roma è una città bellissima. Negli ultimi giorni ha piovuto, cosa che non c’era l’anno scorso. Altrimenti, c’è calore, la qualità della vita è bella. Le persone sono un po’ più pazze. Non appena passi, gridano: “Schick, Schick”. È difficile nascondersi da qualche parte. A volte è difficile. Non vuoi rifiutare nessun fan. È una cosa carina, anche se a volte complicata.

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