Corriere Dello Sport (E.Marini) – La più italiana delle squadre spagnole. Così si potrebbe definire il Villarreal grazie agli innesti di Sansone, Soriano e dell’ex-rossonero Pato, ma anche grazie a un sistema di gioco che, pur spaziando dal 4-4-2 al 4-2-3-1, rimane fedele al motto italico: primo non prenderle. Con 10 gol in 15 giornate, infatti, il Villarreal è la miglior difesa della Liga. In Europa League e in campionato i goleador sono rispettivamente Pato e Sansone, due vecchie conoscenze della serie A. Rispetto alla squadra che superò il Napoli nella scorsa stagione, molti i cambi. Primo fra tutti quello in panchina, terminata improvvisamente l’avventura di Marcelino, è arrivato Fran Escribá. E il tecnico valenciano, dopo aver lottato sempre per la salvezza alla guida dell’Elche prima e del Getafe poi, ha stupito tutti. Nonostante la partenza di Bailly volato allo United per 38 milioni di euro, il Villarreal ha mantenuto la solidità difensiva, unita a un gioco frizzante dalla metà campo in su. Merito anche degli innesti di Soriano, Sansone e Pato.
Ma anche della coppia Castillejo-Dos Santos, che dopo il ritorno in blaugrana del genietto Denis Suarez, ha saputo prendere in mano le redini del gioco di un “Sottomarino giallo” che migliora contro le grandi. Dopo aver strappato un prezioso pareggio al Bernabéu contro il Real di Zidane, infatti, il Villarreal ha strapazzato anche l’Atletico con un secco 3 a 0. I limiti di questa squadra sono però visibili in Europa dove ha collezionato solamente due vittorie nelle sei gare del girone e il perché lo si deve anche a una panchina troppo corta per lottare sempre al massimo su più fronti. Nei sedicesimi contro la Roma, molto dipenderà anche dalla classifica in campionato e da Escribá chiamato per la prima volta in carriera a gestire le energie fisiche e mentali del gruppo in due competizioni di così alto livello.
