Il Romanista – Sabatini: “Troppi errori contro la Roma”

Il tempo non fa il suo dovere e a volte peggiora le cose. Walter Sabatini, due giorni dopo Milan-Roma, ci sta ancora peggio. Lo ha detto in maniera chiara ieri a Radio Ies. Rivedersi le partite, d’altronde, fa questo effetto. «Rivedo spesso le partite – dice – per capire meglio. Non bastasse il fallo su Heinze, nell’azione del rigore c’era un netto fuorigioco di Ibrahimovic. Sarebbe stato meglio che ci fosse stata un po’ di attenzione in più da parte del guardalinee». Troppi errori contro la Roma, quindi? «Lo credo ma non lo dico. Adesso ho citato questi episodi per definire il tipo di partita. Non si è realizzata una superiorità schiacciante di una squadra sull’altra. Sono state più cose casuali che costruite. Non siamo stati messi sotto dal Milan. Le situazioni che hanno fatto il risultato sono abbastanza estemporanee. Luis Enrique parla da allenatore e io da dirigente. Tolta l’amarezza per il risultato noi non ci siamo espressi al meglio. Ma non abbiamo subito il Milan, all’andata abbiamo subito di più. Non voglio accendere polemiche».

E allora, senza polemiche, vediamo se è cambiato qualcosa nella Roma di Luis Enrique: «Dipende da circostanze contingenti. Non c’è una richiesta in questa direzione da parte dell’allenatore che lavora sui temi caratterizzanti del nostro gioco. Nelle ultime partite si è visto qualcosina di diverso ma credo che sia del tutto casuale». Nel giorno del compleanno di Kjaer, si torna a parlare del difensore danese. I suoi errori ormai non possono certo essere definiti casuali. E il suo futuro? «Non abbiamo ancora deciso sul riscatto in un senso o nell’altro. Lo abbiamo preso anche per le sue qualità fisiche gli permettono di giocare molto veloce nei recuperi, anche con 40 metri alle spalle. Adesso è nell’occhio del ciclone. Tutti i difensori sbagliano nell’arco di una partita. Simon sta pagando questa cosa, la stanno pagando tutti. Io che l’ho scelto e in qualche maniera lo sta pagando la squadra. Ma mi piace ricordare, anche per una lettura completa delle prestazioni, che fino all’ 80’ il giocatore era uno dei migliori in campo senza ombra di dubbio. Sfido chiunque a ricordarsi una giocata eclatante di Ibrahimovic fino a quel minuto. Lo aspettiamo e alla fine decideremo»

In fin dei conti non sbaglia solo Kjaer, anche il movimento di Heinze nell’azione del 2-1 non è stato proprio da manuale. «Heinze voleva mettere in fuorigioco Ibra – spiega Sabatini – Kjaer non pensava di farlo. Ha avuto paura di fare due passi in avanti. Ibra ha preso subito posizione. La cosa rimane e non la possiamo cancellare».

Cambio di argomento. Luis Enrique. E si va sul sicuro. La stima del ds per il tecnico è totale: «Luis Enrique sprizza vitalità e energia in ogni sua manifestazione. Luis è pieno di energia e la trasferisce ai suoi calciatori. Se siamo sicuri di lui? Totalmente, per analisi e osservazione della qualità del lavoro e anche della qualità di molte partite della Roma». E Bojan?«C’è un accordo per un prestito biennale e daremo seguito alle decisioni prese». E ora il prossimo mercato. «Sappiamo i ruoli dove intervenire – dice Sabatini – La squadra deve avere più personalità. Cercheremo giocatori con questa qualità. Siamo molto attivi e sono certo che faremo bene e le cose giuste. Siamo molto vicini ad aver preso un calciatore di grande qualità».

Infine, argomento spinoso: Totti e quel cucchiaio che invece avrebbe dovuto essere un tiro di ben altra natura: «Francesco non sta benissimo, forse sarebbe stato meglio un tiro incrociato ma è stata semplicemente una giocata non fortunata. In questo momento non è molto fortunato. Avevamo iniziato a fare cose interessanti in campo». Obiettivo terzo posto«Non voglio dire niente. Per il terzo posto non sono scaramantico. Chiedo alla squadra una consapevolezza diversa, a volte non pensiamo di essere così forti per fare cose importanti. Lo siamo già adesso». 

 

Il Romanista  – Roberto Canocci

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