La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Ieri a Trigoria non c’era quasi nessuno, inteso come calciatori. Giorno libero dopo la fatica di Napoli, si tornerà a lavorare oggi. Ma qualcuno c’era eccome ed era un gigante, sia di fisico sia nella attese. Romelu Lukaku era li, a lavorare in vista del Bayer Leverkusen. Per farsi trovare pronto già da oggi, quando tornerà in gruppo, con la voglia di esserci a tutti i costi giovedì. Già, perché dopo aver saltato le partite contro Bologna, Udinese (il recupero) e Napoli a causa del risentimento muscolare al flessore della gamba destra, adesso Big Rom non ci pensa neanche un attimo a saltare anche la semifinale d’andata di Europa League, quella che metterà la Roma di fronte agli invincibili del Bayer Leverkusen.

Giocare con Lukaku è una cosa, senza un’altra, non fosse altro perché Romelu – anche nelle partite in cui non incide poi tantissimo – è comunque capace di tenere impegnato sempre almeno un difensore, se non anche due. Il che, ovviamente, rende tutto più facile per i suoi compagni di squadra, a partire dalle giocate per finire con gli inserimenti. Non è solo una questione di sponde, di fisico e di presenza nell’aria di rigore avversaria. È proprio che con lui le squadre avversarie hanno più paura che con gli altri.

A Romelu, tra l’altro, sono rimaste poche partite per sperare di disegnare un futuro diverso da quello previsto, con il ritorno al Chelsea. Lui spera sempre che i Blues accettino il rinnovo del prestito in giallorosso, ovviamente oneroso come quello di quest’anno. Ma per convincere la Roma a puntare ancora su di lui deve cambiare marcia proprio in questo finale, tornando dominate come ad inizio stagione e trascinando magari i giallorossi in Champions, via campionato o via coppa che sia.