Roma, viaggio in Finlandia. Ma la vera incognita è il Betis

Il Messaggero (S. Boldrini) – Diecimila chilometri di viaggi andata e ritorno per la Roma nelle tre trasferte: tradotto, il sorteggio di Europa League ha prodotto un girone scomodo per i giallorossi con Real Betis, Ludogorets e HJK Helsinki. Per la Roma tre inediti: non ci sono precedenti con le tre rivali.

Mourinho si ritroverà di fronte Manuel Pellegrini, manager del Betis Siviglia, vincitore della Copa del Rey 2022. Con il collega cileno, Mou è in vantaggio negli scontri diretti: 8 successi, 4 pari, 4 ko. Nella squadra andalusa, l’ex-laziale Luiz Felipe, il difensore argentino Pezzella e, in cabina di regia, il francese Fekir. Il totem è Joaquin, 41 anni, 498 gare e 64 gol con il Betis. Lo stadio Villamarin, 60 mila posti, è tra i più infuocati della Liga.

Il Ludogorets domina il calcio bulgaro dal 2011: undici titoli di fila. La città è Razgrad, nel Nord-Est, in origine la romana Abrittus. Il tecnico è lo sloveno Ane Simundza, in porta l’olandese Padt, in rosa cinque brasiliani. Il Ludogorets ha ottimi rapporti con i tifosi della Lazio: nel 2014 il club ricevette in regalo l’aquila Fortuna, di cui si persero le tracce prima di una partita.

L’HJK Helsinki è il club più titolato di Finlandia: 30 campionati, 14 coppe nazionali. Il tecnico è Toni Koskela, 39 anni. In rosa, in una babele di stranieri, Perparim Hetemaj, ex Brescia, Chievo, Benevento e Reggina.

Il fondo dello stadio Bolt Arena preoccupa Mourinho: “Il campo di plastica è un problema, speriamo non si giochi a novembre. Per me sarà la prima volta in Finlandia. Il Ludogorets vince sempre in Bulgaria grazie ai brasiliani, il Betis ha un allenatore top e gioca benissimo“.

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