La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) –  Ancora tutto fermo, nessun passo avanti. La Roma e Duvan Zapata restano ancora lontani. E intanto un altro giorno se n’è andato e alla fine del mercato adesso ne mancano solo dieci, considerando che la chiusura è prevista per il prossimo primo settembre, alle ore 20. E senza ZapataMourinho anche a Verona dovrà affidarsi al solo Andrea Belotti, che comunque con la Salernitana ha dato evidenti segnali di risveglio (due gol e un terzo annullato per mezzo piede in fuorigioco).

Resta però un ritardo evidente per un giocatore che la Roma sapeva di dover prendere da quasi tre mesi. E, cioè, da quando Abraham si è rotto il legamento crociato anteriore sinistro. Era il 4 giugnoRoma-Spezia. “Purtroppo non siamo ancora riusciti a prendere l’attaccante”, ha ammesso il gm giallorosso Tiago Pinto domenica. Da giorno del ko di Abraham ad oggi sono passati ben 80 giorni. E la Roma continua a non avere il suo centravanti titolare.

In questa estate Pinto ha trattato tanti attaccanti, senza però riuscire mai ad arrivare a dama: ArnautovicScamaccaMorataBeltranVelizMarcos LeonardoZapata Muriel sono i nomi sui cui la Roma ha lavorato più intensamente (senza contare quelli che gli sono stati offerti strada facendo: da Sanchez Willian José, per passare poi anche da Abel Ruiz ed Ekitiké).

Adesso il mirino si è fermato da un po’ sull’attaccante colombiano dell’Atalanta, un profilo gradito anche da José Mourinho, a patto però che il giocatore stia davvero bene. Nelle ultime due stagioni, infatti, Zapata per problemi fisici ha saltato ben 31 partite (18 nel 2021/22 e 13 nella scorsa annata). Tante. E anche da qui nascono alcuni problemi relativi all’accordo tra i due club.

Roma Atalanta hanno infatti trovato l’accordo sulla cessione a titolo definitivo del giocatore, con i giallorossi che hanno dovuto per forza di cose cedere alla volontà dell’Atalanta. Non c’è però intesa sulle cifre finali. Nel senso che l’Atalanta vuole dieci milioni di euro totali (tra prestito e obbligo di riscatto), la Roma vorrebbe spendere di meno (intorno ai 7) ma se proprio deve arrivare a dieci lo vuole fare spezzando in due il totale: cinque milioni per la parte fissa e altrettanti per i bonus, legati proprio alle presenze del giocatore (e quindi al suo livello di affidabilità fisica).

Aspetto che all’Atalanta non piace poi molto, visto che a Bergamo vorrebbero avere la certezza dell’intera cifra. O giù di lì. L’impressione è che da qui a qualche giorno sarà difficile arrivare alla fumata bianca, con Zapata che sabato prossimo rischia di essere ancora in campo con l’Atalanta, a Frosinone, piuttosto che far parte della comitiva giallorossa che si recherà a Verona.

Più facile, invece, che la Roma resti alla finestra fino in fondo, anche perché nel frattempo Gasperini ha chiesto al suo club di non cedere il giocatore almeno fino a che l’Atalanta non avrà individuato un sostituto (considerando anche l’infortunio di Touré, che resterà ai box fino a gennaio prossimo).

In più anche i giallorossi sono convinti che alla fine, negli ultimi giorni di mercato, l’Atalanta possa mollare un po’ la presa (considerando che i Percassi intendono dar via il giocatore per monetizzare), andando così incontro alle richieste dei giallorossi di modulare quei dieci milioni totali in modo diverso. Insomma, la telenovela è tutt’altro che vicina dal vedere la sua parola fine. Proprio mentre la Roma studia il mercato e anche ieri si sono sprecati i rumours legati ad un’interesse su Romelu Lukaku. Operazione, nel caso, di una difficoltà mostruosa. Ma se negli ultimi giorni di mercato il Chelsea non avrà ancora trovato una sistemazione al belga, allora Pinto può sperare di piazzare il colpo a sorpresa.