Roma, spirito azzurro

Il Corriere dello Sport (R. Maida) – C’è un gruppo storico, martedì riunito per festeggiare il compleanno della figlia di Mancini, che non accetta di perdere a priori la navetta verso la Champions League.

Lorenzo Pellegrini di questa resilienza è l’immagine precisa. Ha passato un periodo buio, inspiegabilmente stantio, ma nelle ultime tre partite ha segnato con regolarità come mai gli era capitato nella cartiera alla Roma. Da capitano, è lui a trasferire lo spirito posítivo ai compagni. A cominciare dal vice, che è appunto Mancini, e dal leader ombra della squadra, Bryan Cristante, che del ruolo di motivatore e “strigliatore” della squadra. Ma la scia azzurra comprende anche Spinazzola, espressione solare e gioiosa di un agglomerato sano di professionisti, in cui le scaramucce interne vengono debellate grazie ai confronti leali, senza retropensieri. E che dire del Gallo, Andrea Belotti, che non ha ancora segnato in campionato con la Roma ma essendo parte del Club Italia ha facilmente familiarizzato con i frequentatori della Nazionale, presenti o passati. Compreso El Shaarawy che ha un carattere più riservato ma è molto legato alla Roma e soprattutto a Pellegrini, che considera un amico vero.

La Roma, insomma, è stanca e rabberciata ma non si tira indietro davanti alle deliziose responsabilità che dovrà prendersi: tre partite in apnea in otto giorni (dopo il Milan, il mercoledi al Monza e il sabato dopo ancora all’Olimpico contro l’Inter) e poi la prima semifinale contro il Bayer Leverkusen.

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