La Gazzetta dello Sport (A. Frosio) – Chiamiamolo pure effetto derby. Con l’ingresso di Lorenzo Pellegrini, il capitano che aveva deciso la stracittadina, la Roma cambia faccia anche in Europa. Stavolta, però, a firmare la vittoria sono i difensori: Ndicka e Mancini firmano l’ouverture di Europa League, mentre i centravanti – prima Dovbyk, poi Ferguson – continuano a lasciare dubbi.
La svolta arriva all’inizio della ripresa: Pellegrini prende il posto di El Shaarawy e con lui si accende la luce. Subito aggressivo, si butta in area e da calcio d’angolo serve la palla perfetta per il colpo di testa di Ndicka. Tre minuti dopo arriva anche il raddoppio, con una manovra corale che porta all’esplosione del pressing alto tipico del “Gasp-style”.
Un rigore concesso generosamente per fallo di Pisilli sembra riaprire la partita, ma la spavalderia romanista non svanisce e Svilar resta praticamente inoperoso. Così Gasperini mantiene intatta la sua tradizione vincente in Europa League: cinque successi su cinque esordi. Ora appuntamento a Trigoria, per continuare le lezioni di gasperinismo.



