Roma quarta da sola: il segreto di Pellegrini è un patto con Mou

La Repubblica (M. Pinci) – C’è stato un momento nell’estate di Lorenzo Pellegrini. Un momento che probabilmente ha cambiato non solo la sua storia, ma quella della Roma. José Mourinho cercava certezze, è andato dal giocatore e ha iniziato a parlare. Lorenzo era bruciato dall’Europeo perduto per un infortunio, ne soffriva. José ha soffiato su quella voglia di rivincita. Gli ha chiesto che idee avesse per il futuro. E Pellegrini è stato chiaro: io resto qui. Il mio contratto è in scadenza, ma questa stagione resto qui, disse.

Altri avevano detto lo stesso oggi sono altrove perché forse quel “resto” non era altrettanto solido. Ma Mourinho aveva letto nello sguardo di Pellegrini un fuoco. In quell’istante, ha deciso che il suo capitano sarebbe stato lui. E da quel momento nella testa di Pellegrini è scattato qualcosa. Lui è la nostra connessione, giura Mourinho.

La Roma quarta da sola è nata lì. Il gol con cui Pellegrini ieri ha spalancato il successo per 2-0 sull’Empoli, il settimo della sua magnifica stagione, non serve solo a celebrare il rinnovo fino al 2026, sofferto, voluto dopo aver potuto guardare le idee dei Friedkin da dentro, dopo esser stato accontentato – lui e il suo agente – in tutto e per tutto. È l’effetto Mourinho.

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