Roma, primo viaggio verso la Champions

Dal passato al futuro, l’appuntamento sembra studiato proprio per la riabilitazione definitiva della Roma. A Bologna il 23 settembre 2018, il presidente Pallotta scaricò pubblicamente Di Francesco dopo il ko per 2-0. Oggi, invece, è il primo viaggio per Fonseca e ha la chance per chiudere dodici mesi di discontinuità e delusione, risalendo ancora la classifica dopo la partenza lenta e puntando l’obiettivo che è sempre la zona Champions. I due successi di fila, contro Sassuolo e Basaksehir, sono stati rotondi e meritati. La svolta, però, è da certificare subito in Emilia. La curiosità principale nel match di Bologna è rivolta al comportamento della Roma nella sua prima trasferta stagionale. Il suo stile, come l’allenatore ripete da quando si è presentato nella Capitale, nasce dal coraggio e dalla fantasia. Squadra dominante e propositiva, sempre pronta al pressing e al palleggio. Finora, in campionato, è mancato l’equilibrio: 8 gol segnati e 6 subiti. Davanti, invece, la Roma è ispirata contro qualsiasi avversario: media di 3 gol realizzati a partita.

Fonseca si prepara a cambiare di nuovo mezza squadra, inserendo gli esclusi dal match di Europa League. Quindi spazio a Florenzi, Mancini, Veretout, Pellegrini e Mkhitaryan. In campo i titolari, aspettando Smalling e Under che con Zappacosta, Perotti e Cetin non sono nella lista dei 21 convocati. Il Bologna non avrà in panchina Mihajlovic, costretto al secondo ciclo di cure in ospedale. Ma la sua impronta, e ormai dal campionato scorso, è riconoscibile soprattutto nel carattere della squadra. Anche i rossoblu, come la Roma, sono ancora imbattuti. Ma hanno 2 punti in più: 7 contro 5. E soprattutto sono in serie positiva al Dall’Ara con 8 successi consecutivi e, dopo il Napoli, da inizio marzo hanno l’attacco più efficace con 35 reti, solo 2 in meno della formazione di Ancelotti. I giallorossi rispondono con 16 gare senza sconfitte in serie A. La striscia è da allungare, magari ritrovando la vittoria fuori casa. L’ultima, a Marassi lo scorso 6 aprile contro la Sampdoria (0-1), è di 169 giorni fa. Lontana come è distante chi la firmò: De Rossi, sbarcato in estate a Buenos Aires. Lo riporta Il Messaggero. 

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