Pagine Romaniste (F. Castellucci) – Il pesante 4-1 subito a Marassi dal Genoa, squadra neopromossa in Serie A, ha destato molte polemiche. Soli 5 punti in 6 giornate di campionato: pareggio con la Salernitana in casa per 2-2 all’alba della competizione, vittoria con l’Empoli, prima squadra a cambiare allenatore, poi pareggio con Torino e solo sconfitte con Milan, Genoa e Verona.

Una rosa che può vantare Lukaku, Dybala, Pellegrini, Belotti e Aouar non può sfigurare con squadre di media classifica viste le assenze di Smalling o la cessione di Ibanez. La compattezza di squadra, uno sviluppo corale dell’azione e la voglia di “sbranare” la preda, sono tutte cose mancate ai giallorossi.

La Roma sta subendo un’involuzione, non migliora sotto moltissimi punti di vista, ma soprattutto succede così drasticamente che non è giustificabile con le assenze. Llorente solo sette giorni fa dichiarava: “Siamo pronti, abbiamo fatto un’ottima preparazione”, ad oggi sembra una frase lontanissima.

Il mercato ha portato la Roma a perdere le colonne portanti degli ultimi cicli, non sostituendoli adeguatamente, perché i vari Dzeko, Matic, Mkhitaryan, quando la partita contava davano il loro apporto, più di chiunque. Ora sembrano tanti tasselli di qualità ottima, ma non legati tra loro. Come una pietanza non amalgamata, ma dagli ingredienti pregiati.

COSA SALVARE

Cristante è forse l’unico in evoluzione nell’era Mourinho, da mezz’ala sta arrivando facilmente alla conclusione, con Empoli, Torino e Genoa ha rappresentato un pericolo per le difese avversarie in più occasioni. Allora perché snaturarne i miglioramenti e buttarlo in mezzo alla difesa a 3 dopo l’infortunio di Llorente? Possibile che la Roma non sappia difendere a 4, in caso di necessità, contro squadre molto inferiori a livello di rosa?

Lukaku, forse il migliore in questo modo di “giocare”. Palla su di lui, sportellate, sponde e conclusioni. Una punta di spessore che mancava da quando Dzeko portava a spasso le difese di Barcellona, Chelsea ecc.

COSA CAMBIARE

Pellegrini è l’oggetto misterioso della Roma. Il capitano non sembra più lucido come nella prima stagione dello Special One, ma ha cambiato molto il modo di giocare, perché non provare a trovare una soluzione alle sue qualità? Ne ha tante, ma non risaltano, è solo colpa sua? Forse la soluzione sarebbe quella di provarlo avanti la difesa, non spalle alla porta e costretto a rifinire, alla Calhanoglu, senza perdere bonus (che finora non ci sono).

La difesa a 3, non è vincente, salvo l’Inter che ha un modo di intenderla completamente diverso (basta guardare Bastoni e Pavard che si propongono, chiudono le squadre avversarie e arrivano all’assist perennemente) e la Juventus della BBC. Se la roccaforte giallorossa inizia a scricchiolare e i gol subiti diventano troppi per una squadra che deve ambire alla Champions League, forse non è nelle corde dei giocatori a disposizione.

N’Dicka in Germania era tra i migliori difensori, con una linea molto alta e in pressione, ma soprattutto a livello di gioco registrava gol e assist in buona quantità per un centrale di difesa. Ora? Si rimpiange Ibanez.

Bove e Zalewski, hanno l’età per essere protagonisti, il primo non gioca praticamente mai e il secondo ha subito un’involuzione. Ma un esterno della Roma che ha convinto totalmente esiste? Sulle fasce l’inferiorità numerica è perenne e le sovrapposizioni non si vedono da un cross di Mancini per Dybala nello scorso Roma-Juventus, terminato 1-0 e decisa proprio dal vice capitano.

In sostanza, o cambia la pelle di questa Roma, che ha bisogno di sfruttare meglio le caratteristiche dei propri interpreti, che si sbagliano tanto, ma non sono neanche messi nelle condizioni di esprimersi al 100%. O… cambiare Mou.

Con questa rosa, questa classifica è inaccettabile, Mourinho lo sa, ma continua a cercare giustificazioni anche quando non ci sono. Ha portato a Roma tanti giocatori fantastici con il suo fascino, ma poi il campo non ha portato nulla se non la Conference League.

In campionato Fonseca ha reso di più con una rosa meno competitiva e in Europa League ha perso la semifinale con il Manchester United e in 23’ si sono infortunati i 3 giocatori chiave del suo gioco. Se avesse avuto sulla sua strada Leverkusen o Sociedad forse stavamo giudicando diversamente il portoghese che ha preceduto lo Special One.