Roma, peggio di prima

Se questa è la Roma, capace di perdere in casa contro la Spal (0-2), serve a poco guardare la classifica e programmare il futuro. Basta l’assenza di qualche titolare per steccare. Non c’è però, da stupirsi. Enorme è la differenza di spessore e sostanza con chi di solito sta in panchina. Così la squadra, quando si usano le riserve, diventa modesta e non più competitiva. Fragile, fiacca e incompiuta. Il pubblico dell’Olimpico, affettuoso e paziente, fischia solo alla fine. Dirigenti, allenatore e giocatori: ognuno si deve prendere le proprie responsabilità che mai come in questo momento sono evidenti e pesanti. Il club ha sopravvalutato gli acquisti dell’ultimo mercato; l’allenatore si è fidato e ha garantito che sarebbero bastati; i nuovi giocatori finora si sono fatti sentire per le parole e non certo riconoscere per i fatti. La stagione, insomma, ha preso definitivamente la piega sbagliata: 7 punti in meno di un anno fa dopo 9 partite e 7 reti incassate in più. I giallorossi, con il 1° ko interno stagionale, tornano indietro di un mese, al 23 settembre e alla sconfitta contro il Bologna al Dall’Ara. Stesso risultato e identica performance, senza gioco, anima e gol. Come riporta Il Messaggero, solo 8 punti contro 6 delle ultime 7 in classifica. I 4 successi consecutivi hanno probabilmente illuso la piazza. Perché già a Empoli, prima della pausa per gli impegni delle nazionali, qualche spia si era accesa, segnalando difetti già visibili in altre gare della stagione. La squadra è statica e scontata nella traccia, raramente efficace. Manolas in panchina, Kolarov e De Rossi in tribuna: senza di loro, mancano la personalità e l’esperienza. La Roma ora deve ricominciare tutto da capo a partire da martedì in Champions contro il CSKA.

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