Roma-Pedro, patto vincente

Corriere dello Sport (S.Chioffi) – È un altro figlio della Masia, l’università di Barcellona, dove il calcio è allegria e tiki-taka, ma anche cultura e disciplina La Masia è un’invenzione di Cruijff sbocciata nel 1979, quando Johan giocava ancora con la maglia numero 14 e il presidente del club catalano era Nunez: seimila metri quadrati, campi e palestre, foresteria e scuola privata, trecento giovani, il centro di formazione più copiato e invidiato sulla faccia della terra, facile da studiare e quasi impossibile da replicare, che dal 2011 ha trovato la sua nuova residenza a Can de Planes. Pedro è una delle infinite espressioni di un settore giovanile che ha garantito al Barcellona un fenomeno come Messi  e campioni del calibro di Iniesta e Xavi, oltre a quasi 150 milioni di plusvalenze. Ala universale, completa, moderna, che è sempre piaciuta ai suoi allenatori per la sua regolarità e un’interpretazione del ruolo in grado di assumere sfumature diverse: esterno da 4-3-3 o da 4-2-3-1, tornante puro, capace di cucire attacco e centrocampo. Chilometri, resistenza, generosità, scatto, passaggi filtranti, tempi giusti in fase di inserimento.

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