Con una settimana d’anticipo sul rispetto della tradizione e sei mesi di ritardo su quello del “disgusto” a distanza presidenziale, la Roma all’americana produce la sua versione delle idi di marzo. Nel giorno della seconda incoronazione sul trono della panchina dell’imperatore Claudio Ranieri, si ufficializza la pugnalata, con l’arma della risoluzione contrattuale, dell’addio con almeno due anni d’anticipo del ds Monchi e saltano otto teste di membri dello staff tecnico, medico e fisioterapico. La purga pallottiana si compie tutta in giorno. La scrivania dello spagnolo, temporaneamente, sarà occupata da Frederic “Ricky” Massara. All’interno dell’area sportiva, ramo d’azienda affidato al Ceo Fienga, avrà più spazio anche il monumento Francesco Totti. Per la scelta del ds per l’estate avrà ancora una volta un peso rilevante la consulenza di Franco Baldini. Lo stesso avverrà per l’allenatore dell’anno prossimo. La variabile di ogni discorso futuro è comunque il come i giallorossi arriveranno a giugno e la parola magica è sempre Champions League, autentico confine tra il bene e il male romanista. Lo scrive La Stampa.
