Roma, New Balance fa causa alla società giallorossa

Stando al bilancio del club capitolino: “A giugno 2022, New Balance Athletics ha avviato un arbitrato dinnanzi alla International Chamber of Commerce nei confronti di AS Roma. Secondo New Balance, il contratto di sponsorizzazione tecnica per la produzione di magliette da calcio in essere fra le società per le stagioni 2021/2022 e 2022/2023 conterrebbe una clausola di Right of First Refusal a favore di New Balance che, se esercitata in presenza di più offerte concorrenti, obbligherebbe AS Roma, a rinnovare il Contratto con New Balance, a condizione che questa pareggi i termini offerti da terzi”.

Nel bilancio della società della famiglia Friedkin, al 30 giugno 2022, si legge che è in atto un arbitrato con New Balance in merito alla nuova sponsorizzazione con il gruppo Adidas. “Secondo New Balance, questa avrebbe legittimamente esercitato tale clausola, pareggiando i termini offerti ad AS Roma di un terzo competitor. Pertanto, AS Roma avrebbe dovuto rifiutare l’Offerta e rinnovare il Contratto con New Balance. New Balance quindi ha richiesto: in via principale, che AS Roma sia condannata a rinnovare il Contratto con New Balance e a interrompere qualsiasi trattativa in essere con il Terzo Competitor; in via subordinata, che l’Offerta sia dichiarata nulla” si legge sempre dall’estratto del bilancio della Roma.

Ripercorrendo una storyline della vicenda, estratta sempre dal bilancio del club capitolino: “In data 14 giugno 2022, a seguito dell’annuncio dell’accettazione dell’Offerta del Terzo Competitor da parte di AS Roma, New Balance ha parzialmente modificato le misure cautelari richieste all’Emergency Arbitrator, chiedendo che AS Roma sia condannata a: (i) non annunciare al pubblico la conclusione del contratto con il Terzo Competitor; (ii) non continuare l’esecuzione del contratto con il Terzo Competitor; (iii) collaborare con New Balance per la produzione della collezione di AS Roma per la stagione 2023/2024”.

Segue poi: “In data 17 giugno 2022, AS Roma ha depositato la propria Answer in the Emergency Proceedings con cui ha richiesto l’integrale rigetto delle misure cautelari richieste da New Balance. In data 20 giugno 2022, New Balance ha depositato la propria Reply. In data 21 giugno 2022, si è tenuta l’udienza arbitrale. In data 26 giugno 2022, l’Emergency Arbitrator ha depositato il proprio lodo con cui ha rigettato integralmente tutte le richieste di misure cautelari di New Balance, nonché quella di AS Roma”.

“In data 13 luglio 2022, AS Roma ha depositato la propria Answer in the Expedited Proceedings con cui ha richiesto nel merito l’integrale rigetto delle domande di New Balance, sostenendo che:

  • New Balance non abbia pareggiato i termini contrattuali proposti dal Terzo Competitor ad AS Roma nella Offerta e che pertanto New Balance non abbia legittimamente esercitato il proprio Right of First Refusal;
  • l’Offerta del Terzo Competitor sia legittima in quanto non compiuta sulle base di violazioni dell’accordo di riservatezza in essere tra New Balance e AS Roma”.

“In data 5 agosto 2022, New Balance ha depositato la propria Reply to Counterclaim, con cui ha richiesto il rigetto integrale della domanda riconvenzionale proposta da AS Roma. In data 22 agosto 2022, all’esito della Case Management Conference, è stato definito il calendario procedurale secondo cui il lodo che definirà il procedimento dovrà essere reso entro l’11 febbraio 2023”.

In seguito ad un reciproco scambio di documenti, richiesto in data 2 settembre 2022, successivamente rimandato inizialmente al 9 settembre 2022:“Il 16 settembre 2022, le parti si sono altresì scambiate i documenti in risposta alle reciproche richieste documentali rispetto a cui non avevano sollevato obiezioni. Intervenuta la decisione dell’Arbitro Unico sulle richieste documentali in data 30 settembre 2022, il 7 ottobre le parti si sono scambiate i documenti la cui produzione è stata ordinata dall’arbitro”.

Infine, l’AS Roma conclude la propria nota in merito all’eventuale esito della vicenda: “In base alle informazioni e ai documenti disponibili, il rischio di soccombenza è probabile”.

 

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